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sabato 15 maggio 2010
09:53 |
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Il benvenuto al comitato patrocinatore sembra in realtà un benservito
Il benvenuto di Simone Tosi al neonato Comitato Parco Lama è nella realtà dei fatti un benservito.
L’assessore all’Ambiente ha affidato ad una nota alcune riflessioni in merito all’idea di un grande parco in zona portata avanti e condivisa da cittadini, associazioni e società private.
Chi si aspettava un’apertura a questa proposta di uno spazio verde attrezzato a ridosso della Ferrovia, è rimasto prontamente deluso: «La nascita di comitati - esordisce Tosi - che hanno come obiettivo quello di avere una città sempre più bella, accogliente, che abbia luoghi deputati alla socialità e all’aggregazione, è sempre un fatto positivo.
Questo per dire che vedo positivamente la nascita del comitato di cittadini sul tema Parco Lama.
Detto questo è opportuno sottolineare con chiarezza alcuni punti, per evitare fraintendimenti e incomprensioni; il primo è che Carpi è dotata di decine di aree attrezzate a parco, di diverse dimensioni, e si doterà in futuro di altri luoghi con questa funzione: basti pensare ad esempio a quello che sorgerà nella zona ex-Silan o del parco che nascerà vicino alla stazione dei carabinieri».
Insomma, parole che suonano come un ‘no grazie’, che viene ribadito e rafforzato nel prosieguo del testo: «L’idea di un parco attrezzato con le dimensioni e le caratteristiche che il Comitato sollecita (un milione di mq) esercita indubbiamente una grande suggestione e un interesse da parte di questo assessorato.
Va ribadito però che le priorità che l’amministrazione ha avuto anche dal mandato degli elettori sono quelle di dotare questa città di un Bosco, che per caratteristiche e funzionalità nulla a che vedere con un parco attrezzato: altra priorità che questa amministrazione ha è l’acquisizione dell’area attorno al cimitero cittadino, per realizzare e concretizzare l’idea di creare qui un grande polmone verde, attrezzato e fruibile, di 25 ettari, che colleghi idealmente il cuore della città ovvero il suo centro storico con la periferia, fino a lambire quasi la zona industriale».
Considerando la situazione delle risorse finanziarie disponibili nelle casse dell’Amministrazione, dire che il Parco Lama si farà dopo il Bosco e il parco nei pressi del centro storico equivale ad una cortese quanto ferma chiusura.
«Se l’idea del Parco Lama si trasformasse invece in una proposta per collocare in quella zona il Bosco - conclude Tosi cercando di portare acqua al proprio mulino - cambiando quindi la natura stessa della proposta del Comitato, sarà valutata con interesse insieme alle altre proposte che sono state avanzate».
Daniele Franda
È il consigliere Pd Roberto Arletti, che nella mattinata di ieri ha affisso il proprio nome alla bacheca del Comitato.
L’idea di un grande parco attrezzato, a cui ModenaQui ha aderito da subito senza riserve, è piaciuta al consigliere democratico, che ne ha evidenziato soprattutto l’aspetto didattico: «Il parco verrebbe a collocarsi incredibilmente a poche centinaia di metri da cinque scuole; tre materne (Nicolò Biondo,Cremaschi e Balena Blu che sarà inaugurata a settembre in via Tre Ponti) e due elementari (Anna Frank e Manfredo Fanti).
Ne beneficeranno ben 650 alunni e avrà una forte valenza educativa».
(da.fra.)
(fonte: ModenaQui)
Il benvenuto di Simone Tosi al neonato Comitato Parco Lama è nella realtà dei fatti un benservito.
L’assessore all’Ambiente ha affidato ad una nota alcune riflessioni in merito all’idea di un grande parco in zona portata avanti e condivisa da cittadini, associazioni e società private.
Chi si aspettava un’apertura a questa proposta di uno spazio verde attrezzato a ridosso della Ferrovia, è rimasto prontamente deluso: «La nascita di comitati - esordisce Tosi - che hanno come obiettivo quello di avere una città sempre più bella, accogliente, che abbia luoghi deputati alla socialità e all’aggregazione, è sempre un fatto positivo.
Questo per dire che vedo positivamente la nascita del comitato di cittadini sul tema Parco Lama.
Detto questo è opportuno sottolineare con chiarezza alcuni punti, per evitare fraintendimenti e incomprensioni; il primo è che Carpi è dotata di decine di aree attrezzate a parco, di diverse dimensioni, e si doterà in futuro di altri luoghi con questa funzione: basti pensare ad esempio a quello che sorgerà nella zona ex-Silan o del parco che nascerà vicino alla stazione dei carabinieri».
Insomma, parole che suonano come un ‘no grazie’, che viene ribadito e rafforzato nel prosieguo del testo: «L’idea di un parco attrezzato con le dimensioni e le caratteristiche che il Comitato sollecita (un milione di mq) esercita indubbiamente una grande suggestione e un interesse da parte di questo assessorato.
Va ribadito però che le priorità che l’amministrazione ha avuto anche dal mandato degli elettori sono quelle di dotare questa città di un Bosco, che per caratteristiche e funzionalità nulla a che vedere con un parco attrezzato: altra priorità che questa amministrazione ha è l’acquisizione dell’area attorno al cimitero cittadino, per realizzare e concretizzare l’idea di creare qui un grande polmone verde, attrezzato e fruibile, di 25 ettari, che colleghi idealmente il cuore della città ovvero il suo centro storico con la periferia, fino a lambire quasi la zona industriale».
Considerando la situazione delle risorse finanziarie disponibili nelle casse dell’Amministrazione, dire che il Parco Lama si farà dopo il Bosco e il parco nei pressi del centro storico equivale ad una cortese quanto ferma chiusura.
«Se l’idea del Parco Lama si trasformasse invece in una proposta per collocare in quella zona il Bosco - conclude Tosi cercando di portare acqua al proprio mulino - cambiando quindi la natura stessa della proposta del Comitato, sarà valutata con interesse insieme alle altre proposte che sono state avanzate».
Daniele Franda
Arletti (Pd) invece dice di ‘sì’
Sarà pura casualità, ma nello stesso giorno in cui l’assessore Tosi spegne le velleità del Comitato Parco Lama, un altro rappresentante della stessa maggioranza decide di sposare in pieno il progetto.È il consigliere Pd Roberto Arletti, che nella mattinata di ieri ha affisso il proprio nome alla bacheca del Comitato.
L’idea di un grande parco attrezzato, a cui ModenaQui ha aderito da subito senza riserve, è piaciuta al consigliere democratico, che ne ha evidenziato soprattutto l’aspetto didattico: «Il parco verrebbe a collocarsi incredibilmente a poche centinaia di metri da cinque scuole; tre materne (Nicolò Biondo,Cremaschi e Balena Blu che sarà inaugurata a settembre in via Tre Ponti) e due elementari (Anna Frank e Manfredo Fanti).
Ne beneficeranno ben 650 alunni e avrà una forte valenza educativa».
(da.fra.)
(fonte: ModenaQui)
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15 commenti:
La priorità di Tosi è di rendere verde un'area che è già verde (stratagemma verbale tipico di questa giunta quando, dopo aver cementificato ettari ed ettari di campagna, ci viene a dire che le aree verdi in quelle zone sono aumentate, ed è vero, parchi e giardini aumentano, ma sparisce il "verde" originario della nostra campagna che era molto di più!).
La priorità di un eventuale Parco Lama e di mantenere verde un'area che rischia la totale cementificazione, non semplicemente aggiungere qualche albero ad una area che verde lo è già, come andiamo ripetendo da prima della campagna elettorale.
Parole chiave e frasi fatte della giunta quando si trova in braghe di tela: "priorità", "razionalizzazione", "apriamo una riflessione", "è positiva la nascita di un comitato, ma...", "questo assessorato ha un grande interesse,ma...", "valuteremo con attenzione", ecc.
Non c'è più nessuno che ci caschi e tuttavia gli ultimi ad accorgersene sono proprio quelli della giunta.
condivido molto l'intervento di Arletti, nessuno ci aveva pensato prima, mentre non mi piace e trovo fuori luogo il velato sfoto' di Tosi che tratta dei semplici cittadini riuniti in un comitato,come avversari di opposizione. scade poi nel ridicolo quando affema che se invece si cambiasse nome da Parco a Bosco, la proposta verrebbe valutata con interesse.
Tosi non capisci la differenza tra Bosco e Parco, i boschi normalmente si trovano in montagna e sono fitti, impenetrabili perchè selvatici e non curati mentre nelle città vengono chiamati Parchi perchè costruiti ad hoc in base alle esigenze dei cittadini. la tua affermazione la capisco perchè tu sei abituato a vedere i nostri parchi cittadini composti da due "stroppe" e da qualche giostrina per bambini.
Mi dispiace e mi delude molto il tuo intervento, saresti stato piu' signore nell'accettare quel progetto ma nel dire anche che adesso l'Amministrazione aveva altre priorità.
un'elettrice PD che ha votato anche per il Parco Lama
io invece che non ho mai votato per PCI, PDS, DS ed ora PD, dico che questa amministrazione deve avere altre priorità dove spendere dei soldi.
Il Parco Lama ha una estensione di terreno di oltre 1milione di metri quadrati, che sono di privati. Per fare il paco che voi dite si arriverebbe a spendere delle cifre non inferiori ai 30\40milioni di euro. Questi soldi è meglio metterli nel sociale, nelle strade in aiuti alle imprese.
Luca Parani
Gentile Luca Parani, come aderente al Comitato Parco Lama ti dico che sono d'accordo con te sul fatto che ora i soldi vanno spesi sul sociale e sugli aiuti. Noi del Comitato non siamo cinici e neanche spendaccioni. La prima cosa che chiederemo sarà quella di non mettere più giù neanche una pietra per cementificare ancora quell'area.Questo sarà un successo strepitoso, e questo si fa gratis. Faremo un magnifico progetto organico, amato da tutti i cittadini e poi con quel disegno urbanistico e culturale, si potrà procedere per piccoli stralci. Andranno bene anche 10 biolche all'anno, l'importante è consegnare ai nostri figli un'area dove anche loro potranno continuare a piantare, col tempo che ci vorrà. Guarda il sito, quest'area è magnifica, è il nostro passato ( ancora quasi intatto) ed è anche il nostro futuro. www.parcolama.it
La città di Carpi ha tanti anni davanti a sè, diamole questa possibilità col tempo che ci vuole.
Con stima per le tue riflessioni.
Giliola Pivetti
Al futuro bisogna pensarci ora, prima che altri interessi devastino questa area.
Ha ragione Giliola.
Carlo C.
La questione dei costi (anche quelli fatti da Tosi erano ben più bassi delle cifre portate da Parani e comunque anche la trasformazione dell'area intorno al cimitero avrà dei costi!) è in effetti una non questione: il punto è che su quell'area è previsto un piano da 235 appartamenti, un hotel da cinqe piani, centro commerciale e parcheggi.
In consiglio comunale tutte le opposizioni lo hanno detto ormai in tutte le lingue: intanto fermiamo la cementificazione (per quello che è ancora salvabile) cambiado la destinazione d'uso (cosa che diverse sentenze giurisprudenziali dichiarano sia possibile fare in assenza dell'avvio dei lavori) e poi si lavorerà gradualmente con le risorse disponibili.
Il bosco/parco sarebbe un'opportunità in più ma personalmente non avrei neanche nulla in contrario che rimanesse area agricola o che diventasse un'area per sperimentare la "coltivazione" di un bosco per la produzione di biomassa da destinare a fini energetici (lasciandolo comunque fruibile per il pubblico), recuperando in parte i costi necessari.
Insomma, qualsiasi cosa che non sia l'ennesima sfilza di palazzine e negozi (vuoti e semivuoti).
Non appena è sorto il Comitato per il Parco Lama subito è spuntata un'interrogazione in merito ad un altro possibile Parco (dietro al Cimitero) da parte del Consigliere PD Palo Gelli. Vorrei solo ricordare all'interrogante, all' Assessore Simone Tosi e al Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Taurasi che l'attuale Parco sito tra le Vie Cipressi, Catellani, Lenin e Boccolini si chiama "PARCO della RESISTENZA, e NON PARCO delle RIMEMBRANZE. Il Parco della Resistenza si estende per 37.000 mq e fu realizzato all'inizio degli anni 70. Il "PARCO delle RIMEMBRANZE" è compreso tra le Vie Papa Giovanni XXIII, Vittorio Veneto, Tre Febbraio e Molinari. Si estende per 25.000 mq e fu realizzato agli inizi degli anni 30 in ricordo dei Caduti di Carpi nella I Guerra Mondiale: fu piantato un albero per ogni caduto. Il "Parco delle Rimembranze" è insomma quello con il monumento al generale M. Fanti e che viene chiamato, dai carpigiani, "il Parco".
Questo per il rispetto della Toponomastica, soprattutto da parte degli Amministratori.
Nell'elenco dei Parchi-Aree Verdi-Boschi censiti dal Comune, a firma del Dirigente Dr. Norberto Carboni e dell' Assessore Simone Tosi, nei 50 PARCHI (50) censiti non c'è alcun Parco Baden Powell. Si intendeva forse quello della Cappuccina ? C'è un po' di confusione.
Nel progetto che mi sembra di intravedere tra le righe (più dalla risposta dell'Assessore Tosi che dall'interrogazione del Consigliere Gelli, forse non riportata interamente dai Media) che destino dovrebbero avere gli Orti per gli Anziani ? Se qualcuno pensa di toglierli o è un'anima bella o non conosce tutti i "Poteri forti" di Carpi, i "Grandi elettori" e "lo Zoccolo duro" del PD.
Piuttosto, per mettere altra carne al fuoco io
farei una riflessione su quanto territorio "verde"
e' stato cementificato negli ultimi anni e se ve
ne fosse stato davvero bisogno!
Di "affittasi" e "vendesi" ne e' pieno il paese.
Proprio così. Non c'è bisogno di altre case!!
Tosi dice che non serve un altro parco, forse servono altri 200 appartamenti? E un albergo a cinque piani e negozi e parcheggi in mezzo alla campagna?
E poi questo non è "un altro parco", ma sarebbe "il grande parco" che Carpi non ha, un luogo dove da un capo all'altro non si vedono o sentono auto, dove si piò andare dentro a fare pic nic con tutta la famiglia,dove si torna in campagna.
Se pensiamo a quanto sta accadendo con la fonderia, ci sono buone speranze che fra qualche settimana il Pd capisca l'aria che tira e sposi la linea del parco, trovando qualche compromesso.
Anche perché dubito che qualche costruttore, oggi, voglia impegnarsi per fare appartamenti in quell'area che comunque viene penalizzata dai passaggi a livello.
Per esempio Tosi potrebbe concedere la stessa edificabilità in qualche altra area agli stessi proprietari, oppure fare costruire un grattacielo di 50 piani a ridosso al parco.
Roberto Benatti
(ps: lasciatemi osservare che anche il gruppo "Generazione Gelli" si è già diviso, visto che l'organo di stampa supporta il ParcoLama, mentre il consigliere supporta e sopporta Tosi...)
Credo che se lanciassimo una petizione o aprissimo un dibattito chiarendo cosa si intende come "parco Lama" l'amministrazione sarebbe inchiodata. Non si puo' andare contro il sentire popolare quando chiede solo u po' di buonsenso
Infatti sono tanti i punti da chiarire e da approfondire, servirà un tavolo di studio con urbanisti, ambientalisti,persone di cultura, storici e naturalmente cittadini. Siamo solo all'inizio.
Questo è il modo di procedere delle persone serie.
Tosi invece, magicamente, aveva già capito tutto già il secondo giorno e ha scodellato la sua risposta standardizzata con le "priorità" e gli "elettori" ecc.
L'uomo dalla risposta precox.
Piuttosto, per mettere altra carne al fuoco io
farei una riflessione su quanto territorio "verde"
e' stato cementificato negli ultimi anni e se ve
ne fosse stato davvero bisogno!
Di "affittasi" e "vendesi" ne e' pieno il paese.
Mi è passato per le mani qualche giorno fa un'opuscolo con i cantieri aperti nella provincia di modena, ebbene Carpi è i cima alla lista, e batte tutti di diverse lunghezze, ben 13 cantieri aperti per Carpi, Modena ad esempio ne ha solo 2. Quello che è certo è che Carpi continua a cementificare in modo sproporzionato alla crescita delle altre componenti cittadine, verde compreso. Gli appartamenti vuoti sono tantissimi a Carpi, e le quotazioni sono tra le più basse della zona, ovvia conseguenza del rapporto domanda/offerta. Sono certo della necessità di questo parco/bosco, del fatto che non costerebbe quanto espresso da taluni, ed anche che la sua crescita potrebbe essere progressiva. L'essenziale però è lasciare l'area libera da edificazione. Penso inoltre che non debba essere visto come un "parchetto" od un "giardino", bensì come un "polmone verde" un'area da vivere liberamente nella sua essenza semplice e, passatemi il termine, "selvaggia". Io abito in quella zona, e osservo spesso quell'area, e ad tutt'oggi continuo a vedere lepri e fagiani. Perchè i nostri figli devono privarsi di queste opportunità? Con questo parco Carpi diventerebbe un esempio positivo di crescita urbanistica a misura d'uomo, a misura di famiglia, dove i carpigiani possono andare a straiarsi su un prato, e sentire l'odore che ha. Ad oggi ho la senzazione che Carpi sia avviata a diventare un esempio negativo.
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