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lunedì 14 giugno 2010
10:21 |
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Ricevo e pubblico:
AIMAG e nuovo ospedale: continuiamo a farci del male...
Leggiamo dalla stampa locale di oggi un'intervista al Sindaco dove vengono fatte due affermazioni che riteniamo molto rischiose per il futuro di questa città
Sull'AIMAG, mentre il Sindaco ribadisce la volontà di controllo e autonomia rispetto a HERA, allo stesso tempo prepara già il terreno per l'ulteriore svendita di altre quote di AIMAG: "Se Hera dovesse aggiudicarsi un'altra fetta di Aimag, non ci sarebbero effetti negativi sull'azienda".
Sull'azienda forse no, ma sarebbe un'altra fetta di utili AIMAG (quest'anno in crescita del 48%) regalati a HERA e tolti ai comuni, unica vera "sinergia" che fino ad oggi HERA ha messo in campo, visto che di investimenti in AIMAG da parte di HERA non se ne vedono neanche all'orizzonte (ed è quasi un bene, dato che gli indici di efficienza di AIMAG non hanno nulla da invidiare a quelli di HERA).
Vediamo invece molto chiaramente che a breve questa amministrazione avrà bisogno di un'altra entrata straordinaria per finanziare la spesa corrente, come fatto nel bilancio scorso con parte dei ricavati dalla vendita della prima tranche di azioni e ancora una volta questo e solo questo è il principale motivo della vendita a rate della nostra municipalizzata.
Sull'ospedale: mentre deve continuare con le unghie e con i denti la lotta per evitare ulteriori impoverimenti di competenze professionali e funzioni del Ramazzini, progettiamo di stendere una colatina di cemento per un nuovo ospedale, che dalla provincia all'ASL ci hanno spiegato tutti non essere nelle priorità di investimento per il piano sanitario di zona e che quindi non sarebbe in grado, per la sola virtù dei nuovi "muri", di arrestare il fenomeno di ridimensionamento dei livelli di servizio che regione provincia e ASL stanno infliggendo al Ramazzini.
Parte di quegli 80 milioni previsti per il nuovo ospedale non sarebbero meglio spesi per tenerci macchinari e personale necessari per ridurre le liste d'attesa della diagnostica e degli interventi, anziché spenderli in terreni e mattoni?
E nel caso siano necessari nuovi locali, anziché buttare a mare le spese già fatte e che si faranno a breve per mantenere funzionante il Ramazzini, non sarebbe meglio interrare il parcheggio e costruire lì un nuovo padiglione, nel cuore della città? Che, francamente, del fatto che l'ospedale sia vicino all'autostrada (uno dei "plus" citati dal Sindaco a favore della nuova opera), non è chiaro quale vantaggio ne derivi per i cittadini di Carpi.
Purtroppo, questa proposta piacerà pochissimo a chi vorrebbe vedere liberata un'area di pregio nei pressi del centro per un'altra bella speculazione edilizia e al tempo stesso produrrebbe qualche delusione a chi si sfrega le mani alla vista di un'altra grande opera da fare su uno dei terreni agricoli di maggior pregio a sud di Carpi.
In entrambi casi, riteniamo che questi più o meno legittimi interessi, non corrispondano all'interesse di tutti, per questo chiediamo al Sindaco di lasciar cadere una volta per tutte l'argomento e di spedere energie per soluzioni alternative, meno costose e che garantiscano l'efficienza e il miglioramento dell'esistente, miglioramento che passa in primis dalle risorse umane, che non dai mattoni..
Lorenzo Paluan
Gruppo Consiliare
Lista Civica Carpi a 5 Stelle beppegrillo.it
Partito della Rifondazione Comunista
AIMAG e nuovo ospedale: continuiamo a farci del male...
Leggiamo dalla stampa locale di oggi un'intervista al Sindaco dove vengono fatte due affermazioni che riteniamo molto rischiose per il futuro di questa città
Sull'AIMAG, mentre il Sindaco ribadisce la volontà di controllo e autonomia rispetto a HERA, allo stesso tempo prepara già il terreno per l'ulteriore svendita di altre quote di AIMAG: "Se Hera dovesse aggiudicarsi un'altra fetta di Aimag, non ci sarebbero effetti negativi sull'azienda".
Sull'azienda forse no, ma sarebbe un'altra fetta di utili AIMAG (quest'anno in crescita del 48%) regalati a HERA e tolti ai comuni, unica vera "sinergia" che fino ad oggi HERA ha messo in campo, visto che di investimenti in AIMAG da parte di HERA non se ne vedono neanche all'orizzonte (ed è quasi un bene, dato che gli indici di efficienza di AIMAG non hanno nulla da invidiare a quelli di HERA).
Vediamo invece molto chiaramente che a breve questa amministrazione avrà bisogno di un'altra entrata straordinaria per finanziare la spesa corrente, come fatto nel bilancio scorso con parte dei ricavati dalla vendita della prima tranche di azioni e ancora una volta questo e solo questo è il principale motivo della vendita a rate della nostra municipalizzata.
Sull'ospedale: mentre deve continuare con le unghie e con i denti la lotta per evitare ulteriori impoverimenti di competenze professionali e funzioni del Ramazzini, progettiamo di stendere una colatina di cemento per un nuovo ospedale, che dalla provincia all'ASL ci hanno spiegato tutti non essere nelle priorità di investimento per il piano sanitario di zona e che quindi non sarebbe in grado, per la sola virtù dei nuovi "muri", di arrestare il fenomeno di ridimensionamento dei livelli di servizio che regione provincia e ASL stanno infliggendo al Ramazzini.
Parte di quegli 80 milioni previsti per il nuovo ospedale non sarebbero meglio spesi per tenerci macchinari e personale necessari per ridurre le liste d'attesa della diagnostica e degli interventi, anziché spenderli in terreni e mattoni?
E nel caso siano necessari nuovi locali, anziché buttare a mare le spese già fatte e che si faranno a breve per mantenere funzionante il Ramazzini, non sarebbe meglio interrare il parcheggio e costruire lì un nuovo padiglione, nel cuore della città? Che, francamente, del fatto che l'ospedale sia vicino all'autostrada (uno dei "plus" citati dal Sindaco a favore della nuova opera), non è chiaro quale vantaggio ne derivi per i cittadini di Carpi.
Purtroppo, questa proposta piacerà pochissimo a chi vorrebbe vedere liberata un'area di pregio nei pressi del centro per un'altra bella speculazione edilizia e al tempo stesso produrrebbe qualche delusione a chi si sfrega le mani alla vista di un'altra grande opera da fare su uno dei terreni agricoli di maggior pregio a sud di Carpi.
In entrambi casi, riteniamo che questi più o meno legittimi interessi, non corrispondano all'interesse di tutti, per questo chiediamo al Sindaco di lasciar cadere una volta per tutte l'argomento e di spedere energie per soluzioni alternative, meno costose e che garantiscano l'efficienza e il miglioramento dell'esistente, miglioramento che passa in primis dalle risorse umane, che non dai mattoni..
Lorenzo Paluan
Gruppo Consiliare
Lista Civica Carpi a 5 Stelle beppegrillo.it
Partito della Rifondazione Comunista
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1 commenti:
Ma il "terreno agricolo di maggior pregio" di cui si parla è lo stesso che il Pd in consiglio comunale definiva "inedificabile, ora e sempre" e dove la De Pietri diceva che ci si potevano coltivare solo barbabietole?
Almeno l'avessero messo a lambrusco, ora avrebbero potuto dire che avevano bevuto
Amerigo
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