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Lo avevano previsto tutti, ma era così facile che adesso rifiutano la piccola soddisfazione di fregiarsi del ‘l’avevo detto’.
Nella stessa occasione della presentazione dei dati sulla manovra finanziaria 2010, l’assessore Caruso fa un’anticipazione interessante: «A breve andremo ad assestare il bilancio di previsione andando a ritoccare al ribasso per 1 milione di euro gli oneri di urbanizzazione».
Gli oneri di urbanizzazione, una sorta di tassa da pagare al Comune in cambio del permesso a edificare, sono in caduta libera da diversi anni: le entrate nel 2007 furono di 8 milioni e mezzo, scesi a 6 milioni e trecento mila l’anno successivo, e a 4 milioni e duecento nel 2009.
Nel bilancio preventivo 2010, redatto a gennaio, la giunta ha previsto per questa voce un’entrata di 4 milioni e mezzo: in pratica un aumento di 300 mila euro rispetto all’ultimo anno.
Ingiustificato però, sia perché il trend era in calo da anni e poi perché non si capisce il motivo di un aumento proprio oggi che il settore edilizio è in forte crisi.
Molti politici lessero questa ‘mossa’ come una necessità della giunta di far chiudere il bilancio.
E la dichiarazione fatta ieri dall’assessore Caruso non ha fatto altro che confermare quelle previsioni.
Tra le forze politiche più critiche c’è sicuramente Alleanza per Carpi: «Era facilmente prevedibile - afferma la capogruppo in consiglio Giliola Pivetti - la stima era stata gonfiata all’inverosimile.
E dovranno ancora effettuare altre modifiche al ribasso.
Con questi tagli poi, possono dire che la colpa è di Berlusconi.
Bisogna ridisegnare il modo di fare politica a Carpi, per anni si è sprecato senza guardare alla concretezza».
Anche Lorenzo Paluan di Carpi a 5 stelle e Rifondazione Comunista, era tra quelli che hanno da sempre considerato troppo alta l’entrata degli oneri.
«Purtroppo avevamo ragione» è stato il suo commento.
(da.fra.)