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domenica 27 giugno 2010
A dicembre 2009 il rimborso, la Giunta lo rende noto solo ora

Lamentavano che non sarebbero mai arrivati.
E invece, quando ormai a Palazzo Scacchetti nessuno ci sperava più, ecco la gradita sorpresa: l’entrata nelle casse comunali di 400mila euro provenienti direttamente dal governo, a parziale rimborso del mancato gettito per l’Ici prima casa.
In questi anni non si contano le accuse e le reprimende dell’amministrazione nei confronti dell’esecutivo, ‘reo’ di aver abolito l’imposta sulla prima abitazione, condannando così i Comuni ad un grave buco in bilancio; e, cosa ancora più grave per la giunta, di tardare nel corrispondere i rimborsi promessi.
Ma ora i tanto attesi introiti da Roma sono finalmente giunti a Carpi.
Roba fresca, si penserà, visto che di tutto ciò ne è stata data comunicazione ai consiglieri comunali solo nei giorni scorsi, durante una seduta della Commissione consiliare Bilancio e Affari istituzionali.
E invece non è proprio così: quei soldi sono arrivati a dicembre 2009.
Al punto che le opposizioni si sono un po’ irritate: perché una comunicazione, almeno informale, era d’obbligo.
Certo, era troppo tardi per inserirli nel bilancio preventivo del 2010, ma almeno una parola sull’arrivo di questa discreta somma poteva essere spesa dagli amministratori carpigiani.
I 400mila euro si riferiscono a una parte del rimborso per le mancate entrate da Ici prima casa per l’anno 2008.
Quello dei ritardi nei pagamenti da parte di Roma è un tema ancora caldo, anche se negli ultimi periodi i soldi stanno arrivando in maniera più rapida.
In ogni caso, l’importante è che arrivino.
Non si può nascondere che l’impossibilità per i Comuni di disporre nell’immediato di risorse ingenti (Carpi ricavava qualcosa come 4 milioni di euro l’anno dall’Ici prima casa) sia un problema reale, ma questo non può dare adito a strumentalizzazioni politiche.
Di questa ‘nuova’ entrata, così come di tutte le altre operazioni da apportare al bilancio di quest’anno, si parlerà martedì prossimo durante la seduta di Consiglio comunale: la più importante pare essere la variazione della previsione sugli oneri di urbanizzazione, che, come già anticipato da ModenaQui, verranno ridotti da 4milioni di euro a 3milioni.

Daniele Franda

«Neanche una parola sull’incasso»: la critica dell’opposizione

«Piangono miseria, ma intanto questi soldi sono arrivati».
Sono sostanzialmente uniformi i commenti dei politici di opposizione sull’arrivo del rimborso dell’Ici da parte del Governo.
La ‘miseria’ sarebbe dovuta ai tagli dei trasferimenti agli enti locali che Roma ha deciso nell’ultima manovra finanziaria in approvazione al Senato.
E il capitolo Ici è una parte importante di questi trasferimenti: dopo aver abolito l’imposta sulla prima casa, il governo Berlusconi ha preparato un decreto ad hoc per stabilire modalità e criteri dei rimborsi da erogare ai Comuni, in modo da non far pesare troppo le mancate entrate.
Anche se peccano nella puntualità i soldi stanno arrivando, dando sollievo alle casse comunali, comprese quelle di Carpi.
«In qualche modo i soldi pian piano arrivano - afferma Giliola Pivetti (ApC) -.
Purtroppo abbiamo amministratori abituati ad avere la manica larga, e per anni si è speso tanto denaro pubblico, perdendo di vista le necessità stringenti.
Adesso è arrivato il momento di rimettersi a lavorare con metodo».
Anche Lorenzo Paluan (Rif.
Comunista/Carpi a 5 stelle) esprime contrarietà per le lamentele della giunta: «Piangere miseria non serve a nulla; intanto sono arrivati questi soldi, una sorta di entrata straordinaria.
Certo, l’abolizione dell’Ici penalizza realmente gli enti locali».
Come si può notare dal grafico a lato, i proventi di questa imposta per il Comune di Carpi si aggiravano intorno ai 4 milioni di euro nel 2006, scesi a 3,8 nel 2007: con l’entrata in vigore del provvedimento governativo la picchiata è stata impressionante, con un incasso di soli 115mila euro e 113 mila nel biennio successivo.
«I rimborsi arriveranno - assicura Roberto Andreoli, Pdl -.
Per anni la giunta ha calcato la mano sui ritardi dei pagamenti, lamentandosi senza però dire come stanno realmente le cose».

(da.fra.)

(fonte: ModenaQui)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mica l'hanno fatto apposta in Giunta a tenere nascosti quei soldi.

Semplicemente non si sono accorti di quei soldi, così come non si sono accorti di quelli che erano fermi in Regione e che è andata a recuperare la Borsari, così come non si sono accorti di avere avuto un saldo negativo di 4 milioni nel 2007, così come non si sono accorti che stavano facendo ricostruire una casa in mezzo a una rotonda, così come non si sono accorti che stavano autorizzando centinaia di appartamenti in diversi cantieri ultra edificati, sempre agli stessi urbanisti, tutti regolarmente invenduti o irrealizzati, facendo crollare il mercato e le aziende.

Ragazzi, siamo obiettivi, se qualcuno non glielo dice, come fanno a accorgersene?

Roberto Benatti

Anonimo ha detto...

Credo anche che quel superfenomenoo che si crede di essere il ragioniere capo andrebbe un po' piu' controllato dalla politica. Fa e disfa a piacimento , getta discredito sugli altri settori (sul suo deprime solo il personale incaricato), si presenti alle prossime elezioni come candidata se si sente insofferente di ogni vincolo.

Giliola Pivetti ha detto...

Sì, Anonimo, io sostengo da sempre il primato della politica che pertanto controlla i tecnici perchè questo è il suo dovere.
Ma ce la vedi la Caruso a controllare il ragioniere capo?

Anonimo ha detto...

E' una critica oggettiva.

L'assessore Caruso l'altro giorno ha delegato agli uffici addirittura la risposta a una intervista di un giornale.

In consiglio la Caruso di solito declama la relazione della ragioniera Capo, poi per le risposte alle domande le passa direttamente la parola.

Chi vuole toccare con mano, segua stasera il consiglio comunale in diretta video sul sito del comune.

Come esempio di come si dovrebbe invece fare, l'assessore Tosi in Consiglio parla in prima persona, risponde alle domande, e anche quando è presente il "suo" dirigente Carboni al max si fa suggerire gli aspetti tecnici della risposta, però poi risponde in prima persona e raramente sbaglia risposta.

Con la Bulgarelli fuori, e con il DG che pare abbia perso un pezzo di anima, la ragioniera è diventata di fatto il capo del Comune. Se non altro si ripaga lo stipendio, stipendio che però qualcuno dovrebbe spiegare come mai sia di 30.000 euro più alto di quello degli altri dirigenti, salvo ovviamente Carboni e il mitico DG, non avendo neanche vinto un concorso ma essendo stata "chiamata" direttamente

http://carpidiem.it/personale/dirigenti/dirigenti_comune_09.html

Anonimo ha detto...

Ferita ancora aperta quella dell'infornata dei reggiani con stipendi ben oltre i dirigenti di ruolo e competenze pregresse poche (DG proveniente dalla chimica, Mantovani dal comune di correggio -20.000 ab.....)e competenzxe maaturate modeste. Su questo pero' occorre mettere una pietra sopra e vedere di non ripetere tali errori. I commenti che precedono sono corretti: pretendiamo che ciascuno resti al suo posto. I politici devono dire cosa fare i tecnici ,se capaci, come fare nel modo piu' efficiente.

Cristian Rostovi ha detto...

Mi trovo d'accordo con molti dei commenti precedenti, il ruolo dei tecnici, è sicuramente importante ma, in mancanza di errori tecnici imputabili a loro direttamente, è fondamentale che siano i Politici ad assumersi le responsabilità, sono loro che devono dare le linee guida. Nella costruzione di un bilancio, sono i politici che decidono dove mettere e dove togliere, il ruolo dei tecnici deve essere successivo e deve terminare li.
Non possono essere i tecnici, a difendere in consiglio ed in commissione le scelte dell'amministrazione, i tecnici non sono pagati per fare politica, per quello ci sono i politici, eletti o nominati che siano.

Anonimo ha detto...

Nella variazione di bilancio ci sono stati:

1) tre milioni di entrate in più per soldi non previsti dalla giunta, ovvero: due milioni dalla regione, 400mila dallo stato, 400mila dalla fondazione e altri spiccioli

2) due milioni di entrate in meno per soldi previsti dalla giunta, ma irrealizzati, ovvero: un milione in meno di oneri di urbanizzazione e concessioni edilizie, 500mila in meno per vendite di aree, 500mila in meno per permute

ovvero: tre milioni entrati "per culo" (parafrasando un consigliere del Pdl che ha proprio detto così) e due milioni usciti "non per sfiga", visto che anche un bambino dell'asilo avrebbe previsto che le entrate sul settore immobiliare sarebbero andate a zero


Amerigo

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