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martedì 8 giugno 2010
Gestire il patrimonio tra i compiti del nuovo assunto legato al sindaco

‘Assistenza allo sviluppo dei progetti strategici relativi alla gestione del Patrimonio’.
E’ questo il complicato nome del nuovo ufficio del Comune, istituito con delibera di giunta durante l’ultima seduta, datata 31 maggio.
A presiederlo sarà un ‘funzionario coordinatore responsabile’, una nuova figura che al momento non esiste all’interno del Comune e che quindi sarà da ricercare.
«In relazione agli obiettivi di mandato - si legge nella delibera in questione - è indispensabile dotare l’ente di competenze professionali di supporto alla direzione politica».
Nello specifico, il nuovo ufficio avrà il compito di monitoraggio e controllo sulle società e gli enti partecipati dal Comune di Carpi, nonché di verifica delle principali operazioni che si prevede di intraprendere riguardo gli assetti di partecipazione.
Sulla decisione avrà forse pesato (e non poco) la posizione della Corte dei Conti che, nel documento di revisione del rendiconto 2008, pur non contestando gravi irregolarità, ha fatto diversi appunti all’amministrazione proprio a riguardo delle società partecipate (una di queste, la Patrimonio Città di Carpi Srl, ha in carico dal 2005 la progettazione interminabile della nuova piscina comunale).
Altro obiettivo dichiarato è «l’analisi, la valutazione e la definizione degli assetti patrimoniali, finanziari, fiscali, contrattuali e procedurali» relativi ai principali interventi da realizzare durante il mandato del sindaco.
A questo proposito, viene da chiedersi come si sia fatto fino ad oggi e perché proprio in questo momento di contingenza il Comune si dovrebbe dotare di un’ulteriore figura che svolga le mansioni finora a capo del settore ‘Finanza, Bilancio, Controllo Gestione’.
Insomma, parrebbe una sorta di sovrapposizione con gli uffici già esistenti.
E ancora, come si è agito nei confronti del patto di stabilità, accusato più volte di bloccare le assunzioni in Comune?Ad ogni modo, il funzionario avrà un ruolo part-time, riceverà una retribuzione di circa 1000 euro mensili e il suo mandato sarà strettamente legato a quello del sindaco.
Lo stesso Campedelli sarebbe già al lavoro per vagliare i curricula dei candidati.
Altra decisione presa nel corso della stessa seduta è stata quella di dotare lo Sportello sociale Nemo di due figure, in sostituzione delle due impiegate in malattia e in previsione dell’ondata di utenti a settembre all’apertura del nuovo bando per il contrasto del disagio economico.

Daniele Franda

La Corte dei Conti sentenzia sul 2008: «Qualcosa non va nelle partecipate»

A proposito di gestioni patrimoniali, di bilancio e di problemi che possono nascere quando un Comune partecipa a società.
E’ stato emesso nelle scorse settimane il parere della Corte dei Conti riguardo il rendiconto 2008 presentato dal Comune di Carpi.
Nel suo giudizio l’ente di sorveglianza, in particolare la Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna, pur «non avendo rilevato gravi irregolarità contabili suscettibili di specifica pronuncia» ha però segnalato la presenza di «criticità e irregolarità» rilevate nei dati contabili trasmessi.
Le irregolarità rilevate, secondo la deliberazione numero 113 della Corte, «non generano ricadute pericolose sul rendiconto 2008» ma «vanno attentamente vagliate nella gestione del bilancio degli esercizi futuri».
In particolare, la Corte ha elencato 3 problematiche relative al bilancio presentato dal Comune di Carpi in quell’anno: la prima si riferisce al risultato negativo della gestione di competenza con un saldo positivo o eguale a zero della parte corrente.
La seconda riguarda invece l’aumento dell’avanzo di amministrazione non vincolato, in percentuale stimata, in via prudenziale, superiore al 50% rispetto all’anno precedente.
Terzo punto criticato dalla Corte dei Conti, quello che forse più degli altri ha messo in allarme l’amministrazione, è la presenza di partecipazioni ad enti o società che hanno sostenuto una perdita.
Negli atti in arrivo da Bologna il caso citato è quello del Citer, del quale si sono recentemente ‘celebrati i funerali’, dopo che il Comune aveva investito ingenti risorse e l’aveva presentato per anni alla città come un valido supporto per il settore tessile - abbigliamento, nella pratica, però mai decollato del tutto.

Serena Arbizzi


(fonte: ModenaQui)

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