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martedì 22 giugno 2010
Un sogno che (a Carpi) non si concretizzerà mai

A chi non piacerebbe parcheggiare davanti al proprio garage? Sembra una domanda retorica, ma la risposta c’è, ed è quella del Comune di Carpi.
Eppure il problema parcheggio è anche un problema sociale: torni a casa dal lavoro, sei stressato, i nervi a fior di pelle. Magari piove. Anzi diluvia.
Nel raggio di un chilometro dalla tua casa non c’è un posto, nemmeno a pagarlo (e non è un modo di dire).
La disperazione ti assale, vorresti lasciare la macchina in mezzo alla strada e salire in casa, abbandonandoti ad una doccia rilassante.
Ma la coscienza ti dice di non farlo, e di proseguire nell’affannosa ricerca.
E’ qui che arriva l’idea illuminante: «Ma perché non parcheggio davanti al mio garage? Se mia moglie vuole uscire sposterò la macchina».
Ad impedire multa e rimozione con carro attrezzi, arriva in soccorso un lontano ricordo del Codice della Strada, quel misterioso libro che hai visto da lontano durante gli esami per la patente.
Già, perché l’articolo 158 vieta la sosta davanti ai passi carrai, anche i propri.
Chissà perchè...
E’ stata Giliola Pivetti, capogruppo di ApC, a chiedere alla giunta la possibilità, su richiesta, di concedere permessi alla sosta davanti ai propri passi carrai (di un solo proprietario e non condominiali), con tanto di simbolo di riconoscimento.
Un precedente ci sarebbe anche: nel 2008 la città di Lugo ha adottato un apposito regolamento per la sosta davanti ai propri passi carrai.
Ma l’assessore D’Addese è stato inamovibile: «Carpi non ha problemi gravi di parcheggio e la norma lo vieta».
‘Quanto siete arretrati’ avrà pensato Giliola Pivetti, che ha concluso: «Basti pensare che la comandante della Polizia municipale di Lugo è la stessa che tiene i corsi di aggiornamento ai colleghi delle Terre d’argine».

Daniele Franda

(fonte: ModenaQui)

1 commenti:

Longino42 ha detto...

Quando governano i compagni, arrivano sempre tardi nelle novità! Ci son voluti 60 anni per far loro capire che il comunismo non aveva futuro, ed ora sopo 10 anni per farli diventare "democratici" (almeno di nome). Abbiate pazienza, quando le auto non si useranno più, ci daranno l'opportunità di parcheggiarle sul nostro passo carraio di proprietà, importante è pagare la tassa! :-)

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