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giovedì 1 luglio 2010
12:47 |
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Ricevo e pubblico:
COMUNICATO STAMPA
Alle Redazioni Giornalistiche
Carpi, 1 luglio 2010
Alla festa del PD sulla Green Economy un confronto tra rappresentanti dell'impresa, delle istituzioni e della politica: "L'economia verde: una strada da perseguire per uscire dalla crisi e promuovere la crescita"
Si è svolta ieri sera 30 giugno a Carpi, alla presenza di un nutrito pubblico riunito al PalAabitcoop della Festa nazionale del Partito Democratico sulla Green Economy, l'iniziativa sull'economia verde in Emilia Romagna.
Il dibattito, coordinato dal Sindaco di Novi Luisa Turci, si è aperto con l'intervento di Silvia Zamboni, portavoce Ecodem regionale, che ha sottolineato "il rischio paventato da alcuni economisti che l'attesa ripresa possa essere drammaticamente caratterizzata dalla permanenza di disoccupazione: l'investimento in Green Economy consente invece di puntare a uno sviluppo sostenibile e una crescita dell'occupazione".
Roberto Franchini, Presidente dell'Unione costruzioni di CNA Emilia Romagna, ha sottolineato l'importanza del risparmio energetico e ha ricordato le opportunità offerte dalla legislazione regionale per chi costruisce o ristruttura abitazioni utilizzando criteri di risparmio energetico.
Gianluca Rusconi, di Confindustria Emilia Romagna, ha ricordato che, nonostante la crisi, "il sistema regionale delle imprese sta comunque tenendo, grazie agli investimenti fatti in innovazione: tra questi gli investimenti più premianti sono quelli nella Green Economy. È necessario – ha commentato Rusconi - che anche la politica faccia la sua parte, offrendo un quadro normativo coerente e linee di incentivazione certe". "In Emilia Romagna partiamo da un livello alto – ha evidenziato Rusconi – perché siamo la terza regione per potenza di impianti fotovoltaici istallati e vantiamo buoni risultati nelle graduatorie di questo tipo a livello nazionale".
"I risultati di questi anni dimostrano quanto siano importanti gli incentivi - ha spiegato Igor Skuk di LegaCoop - Noi non possiamo pensare di uscire da questa crisi riprendendo le piste di lavoro precedenti, ma dobbiamo guardare in primo luogo alla qualità della vita delle persone".
Gian Carlo Muzzarelli, Assessore regionale alle Attività produttive, piano energetico e sviluppo sostenibile ed economia verde, ha concluso il dibattito ricordando l'impegno in questo settore della Regione Emilia Romagna e le inadempienze e i tagli del Governo nazionale. "La crisi è ancora presente e abbiamo bisogno di un forte gioco di squadra, come stiamo facendo all'interno del tavolo regionale contro la crisi insieme agli attori sociali del nostro territorio – ha spiegato Muzzarelli – lavoriamo per crescere in modo sostenibile e durevole e abbiamo messo al primo punto dell'agenda politica il lavoro. Ma la manovra del Governo ci taglia 373 milioni di Euro per il 2011 e qualcosa in più nel 2012, compromettendo i pilastri di questa strategia – ha proseguito l'Assessore regionale – Tra i tagli ci sono 25 milioni sull'ambiente, 60 milioni sul trasporto pubblico, 73 milioni per il fondo per le imprese, solo per citare i capitoli legati alla Green economy e alle politiche di salvaguardia ambientale". "L'investimento in economia verde – ha concluso Muzzarelli - è una sfida profonda di cambiamento che ci deve condurre a un cambio di passo radicale: dobbiamo comprendere tutti che se non cambiamo rimaniamo più indietro".
COMUNICATO STAMPA
Alle Redazioni Giornalistiche
Carpi, 1 luglio 2010
Alla festa del PD sulla Green Economy un confronto tra rappresentanti dell'impresa, delle istituzioni e della politica: "L'economia verde: una strada da perseguire per uscire dalla crisi e promuovere la crescita"
Si è svolta ieri sera 30 giugno a Carpi, alla presenza di un nutrito pubblico riunito al PalAabitcoop della Festa nazionale del Partito Democratico sulla Green Economy, l'iniziativa sull'economia verde in Emilia Romagna.
Il dibattito, coordinato dal Sindaco di Novi Luisa Turci, si è aperto con l'intervento di Silvia Zamboni, portavoce Ecodem regionale, che ha sottolineato "il rischio paventato da alcuni economisti che l'attesa ripresa possa essere drammaticamente caratterizzata dalla permanenza di disoccupazione: l'investimento in Green Economy consente invece di puntare a uno sviluppo sostenibile e una crescita dell'occupazione".
Roberto Franchini, Presidente dell'Unione costruzioni di CNA Emilia Romagna, ha sottolineato l'importanza del risparmio energetico e ha ricordato le opportunità offerte dalla legislazione regionale per chi costruisce o ristruttura abitazioni utilizzando criteri di risparmio energetico.
Gianluca Rusconi, di Confindustria Emilia Romagna, ha ricordato che, nonostante la crisi, "il sistema regionale delle imprese sta comunque tenendo, grazie agli investimenti fatti in innovazione: tra questi gli investimenti più premianti sono quelli nella Green Economy. È necessario – ha commentato Rusconi - che anche la politica faccia la sua parte, offrendo un quadro normativo coerente e linee di incentivazione certe". "In Emilia Romagna partiamo da un livello alto – ha evidenziato Rusconi – perché siamo la terza regione per potenza di impianti fotovoltaici istallati e vantiamo buoni risultati nelle graduatorie di questo tipo a livello nazionale".
"I risultati di questi anni dimostrano quanto siano importanti gli incentivi - ha spiegato Igor Skuk di LegaCoop - Noi non possiamo pensare di uscire da questa crisi riprendendo le piste di lavoro precedenti, ma dobbiamo guardare in primo luogo alla qualità della vita delle persone".
Gian Carlo Muzzarelli, Assessore regionale alle Attività produttive, piano energetico e sviluppo sostenibile ed economia verde, ha concluso il dibattito ricordando l'impegno in questo settore della Regione Emilia Romagna e le inadempienze e i tagli del Governo nazionale. "La crisi è ancora presente e abbiamo bisogno di un forte gioco di squadra, come stiamo facendo all'interno del tavolo regionale contro la crisi insieme agli attori sociali del nostro territorio – ha spiegato Muzzarelli – lavoriamo per crescere in modo sostenibile e durevole e abbiamo messo al primo punto dell'agenda politica il lavoro. Ma la manovra del Governo ci taglia 373 milioni di Euro per il 2011 e qualcosa in più nel 2012, compromettendo i pilastri di questa strategia – ha proseguito l'Assessore regionale – Tra i tagli ci sono 25 milioni sull'ambiente, 60 milioni sul trasporto pubblico, 73 milioni per il fondo per le imprese, solo per citare i capitoli legati alla Green economy e alle politiche di salvaguardia ambientale". "L'investimento in economia verde – ha concluso Muzzarelli - è una sfida profonda di cambiamento che ci deve condurre a un cambio di passo radicale: dobbiamo comprendere tutti che se non cambiamo rimaniamo più indietro".
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8 commenti:
Intanto vorrei capire quanto c'è di GREEN in questa FESTA Naz.Le oltre alle Parole e ai Manifesti!!?Agli esponenti Istituzionali chiederei
proposte precise oltre al Pianto sui tagli di Bilancio(reali)figuriamoci tagli sui trasporti??
Noi a Carpi siamo già tagliati da anni vedi TRENI.
Sul Verde se contiamo le case e gli alberi presenti sul nostro territorio e dintorni,credo che siano le case(che pure mancano per chi lavora a basso costo)che vincono la gara.Siamo in pianura e con poco ossigeno perchè non estendere obbligo a piantare alberi!Un albero ogni nato??Dove!?Stili di vita,si pensa ai parcheggi!Dove si stimola una cultura ambientale!
Se piantare 10 pioppe costa 65000 euro, meglio che la smettiamo subito con questa storia di un albero per ogni nato...
Allora, forse non è chiaro il concetto di Economia Verde, lo riassumiamo in 5 punti:
1) Bisogna sprecare molti soldi pubblici nel verde, in particolare modo verso le cooperative di manutenzione del verde, però senza farle lavorare troppo. Quindi: niente sfalci dei prati e dei parchi, niente potature, niente raccolta di foglie, tutte attività troppo pesanti. Solo piantumazione di alberi a 6.500 euro l'uno. E che siano rigorosamente rustici, che non debbano essere annaffiati troppo.
2) Bisogna tagliare i filari di alberi nella zona della "carpi bene" perché quelle villette signorili a ridosso del centro non possono avere anche gli alberi così belli e alti.
3) Bisogna supportare i gruppi di acquisto di pannelli solari, scelti non si sa bene con quale criterio, quando si sa che dietro ai gruppi di acquisto ci sono spesso delle aziende che sponsorizzano fortemente. Senza peraltro fare verifiche sulle tecnologie che usano, e senza controllare mai la resa reale degli impianti.
4) Bisogna dichiarare di avere piantato un albero per ogni nato, e nel conteggio valgono anche le siepi spontanee lungo la ferrovia e i canali - basta che siano nell'area di 20 km dal centro - e i fiori nell'ufficio del Sindaco.
5) Bisogna opporsi con tutte le forze al Parco Lama, che turberebbe gli equilibri ottenuti con chi deve fare i piani urbanistici e i progetti e la costruzione e quant'altro
Amerigo
Secànd mè ghe ànc un poc ed RED in c'là Festa lè...
Davide Boldrin
Io ho piantato 12 alberi di dimensioni decorose e ho speso circa 4.000 euro. Si vede che questi pioppi saranno già altissimi, oppure circondati da tanti cordolini e gratelline, fino al valore di 65.000 euro. Oppure potrebbe spiegarlo qualcuno della giunta che frequenta carpizeronove.
Intanto questi vandali dei pioppi sono ignoti, mentre i responsabili dell'abbattimento dei 42 alberi di Viale Focherini sappiamo chi sono...
Per ora il patto di stabilità impedisce che i lavori di distruzione siano appaltati durante il 2010.In questo caso: benvenuto al patto di stabilità.
@Amerigo:
"Bisogna supportare i gruppi di acquisto di pannelli solari, scelti non si sa bene con quale criterio..."
Sai che non ho mica capito di cosa si tratta? Potresti spiegare meglio?
Può essere che a volte i gruppi siano "sponsorizzati" da aziende che producono o importano pannelli?
Può anche essere che facciano montare fondi di magazzino, ovvero pannelli di vecchia generazione con rendimenti bassi?
In settori come questi, ultratecnologici, "vecchia generazione" può anche voler dire solo sei mesi, ovviamente.
Poi, piaccia o meno, qui non abbiamo un gran sole. Questo è tratto da:
http://www.lavorincasa.it/impianti/pannelli_solari.php
"
La convenienza ad installare pannelli solari, dipende dalla radiazione solare annua, dove infatti l'irraggiamento è alto si ottiene un risparmio energetico anche dell'80% (es. Valle d'Aosta o Calabria) invece dove l'inquinamento o la nebbia limitano l'insolazione, il risparmio annuale può essere anche inferiore al 20% (es. nella Pianura Padana).
"
Forse sono numeri esagerati, però sarebbe bello fare una statistica effettiva su chi ha già montato i pannelli negli ultimi anni, qui a Carpi per vedere i rendimenti effettivi.
Se la nebbia e lo smog ci obbligano al blocco del traffico, non potrebbe essere che blocchino anche i raggi solari?
Amerigo
Un altro paio di spunti di riflessione:
contro:
http://www.hwmobile.it/ultime/2451-pannelli-fotovoltaici-bufala-o-soluzione-di-tutti-i-mali
pro:
http://www.hwmobile.it/ultime/2471-pannelli-fotovoltaici-seconda-parte
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