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sabato 24 luglio 2010
Ricevo e pubblico:

Dalle Ave e Bulgarelli: su via Focherini comica finale ( o almeno speriamo!)

Dato che Dalle Ave e Bulgarelli preferiscono continuare ad
attorcigliarsi sulla questione "chi sapeva cosa" dell'abbattimento degli
alberi di via Focherini, anziché semplicemente ammettere un errore (cosa
che probabilmente viola il dogma dell'infallibilità del PD carpigiano,
secondo solo a quello dei papi), tocca rimettere in fila di nuovo la
questione.

Dichiarazioni di Dalle Ave alla stampa (ModenaQui il 22 luglio,
virgolettate nell'originale): «Io in commissione non c'ero, e dunque mi
fido delle parole dell'assessore D'Addese»
Domanda del giornalista: «In consiglio si parlò dell'abbattimento degli
alberi?»,
Risposta di Dalle Ave: «C'eravate anche voi, scrivete ciò che vi
ricordate» .

Ora, dato che il progetto definitivo e quello esecutivo non sono mai
approdati in consiglio, e dato che il giornalista che sta raccogliendo
l'intervista segue il consiglio comunale solo da questa legislatura la
logica vuole (o vorrebbe, stiamo parlando di esponenti del PD che
ultimamente stanno dando varianti piuttosto originali della grammatica e
della sintassi italiana) che Dalle Ave si riferisca all'unico consiglio
in cui si è discusso della pista ciclabile di Via Due Ponti ed alla
relativa commissione, ovvero rispettivamente 26 e 18 novembre 2009 .
In alternativa si deve supporre che la dimensione spazio-tempo per Dalle
Ave non esista e parlare di una commissione del 2008 in sequenza logica
con un consiglio comunale di 12 mesi dopo senza dover precisare che si
sta parlando di due passaggi istituzionali diversi per natura e
contenuto, rientri nella normalità

Dichiarazione della Bulgarelli, nel medesimo articolo (virgolettata pure
questa): "E' una negligenza delle minoranze se non hanno chiesto niente
su viale Focherini": le minoranze, l'unica volta che hanno avuto modo di
affrontare il tema della ciclabile in consiglio hanno votato CONTRO (per
quanto riguardava gli aspetti di bilancio)
Anche che la questione del taglio degli alberi fosse stata nota a
novembre, per oppormi "di più" a quella pista, cosa avrei dovuto fare?
Saltare dal banco del consiglio e dar fuoco alla cravatta di Dalle Ave?

Un mese dopo l'approvazione della variante di bilancio viene approvato
il progetto esecutivo in giunta, progetto esecutivo che, ricordiamolo,
non passa né da commissioni nè dal consiglio.
Il comunicato stampa del comune sulla delibera adottata il 28 dicembre
con il progetto esecutivo (postato il 7 gennaio sul sito del comune) NON
FA BESSUN ACCENNO ALLA QUESTIONE DEGLI ALBERI DI VIA FOCHERINI (un po'
bizzarro , non trovate?)
VOCE il 14 gennaio pubblica il progetto e comunica, forse per la prima
volta, al pubblico la questione del taglio degli alberi.
Cominciano a sollevarsi le prime critiche e malumori da parte dei
cittadini, il dissenso monta nelle settimane e se quelli delle
opposizioni si dichiarano d'accordo con queste critiche, senza aver MAI
potuto esprimere un voto in consiglio comunale sul merito sono (nelle
parole del trio D'Addese, Dalle Ave e Bulgarelli) ipocriti (perché dire
che si "strumentalizza" una protesta significa dire che non ci interessa
il merito della questione, quando invece io agli alberi di via Focherini
ci tengo) e "negligenti" (perché non avremmo chiesto di vedere il
tracciato di un'opera a cui c'eravamo già opposti! E che peraltro è
uscito nella sua forma esecutiva un mese dopo il dibattito in consiglio).

Infine D'Addese: ammesso e non concesso che anche in prima battuta nel
suo comunicato stampa del 17 luglio si riferisse alla fantomatica
"Seconda commissione congiunta con la Consulta ambiente" di cui parlano
oggi Dalle Ave e la Bulgarelli (e di cui a questo punto chiederemo il
verbale) e non a quella bilancio dell'attuale legislatura, dobbiamo
dedurre che le accuse di "strumentalizzazione" fatte nel suo comunicato
alle forze politiche che si opongono al progetto, siano da estendere
anche ai rappresentanti delle associazioni della consulta ambiente,
presenti anche loro in commissione ed usciti pubblicamente solo dopo
l'approvazione del progetto esecutivo da parte della giunta, un anno e
mezzo dopo.

Insomma, tutto questo per dire che alle volte, è più semplice dire
"abbiamo fatto un'uscita infelice, ma rimaniamo convinti delle nostre
posizioni", anziché appioppare etichette di ipocrisia e negligenza a
destra e a manca per non dover ammettere di aver sbagliato ed aver
largamente sottovalutato la questione.
Questo ricorrere a giudizi sommari e gratuiti sul lavoro dei consiglieri
di opposizione (ma anche dei colleghi di maggioranza, viste le
affermazioni di Arletti), francamente lo trovo insultante e ritengo
squalifichi chi li enuncia, come persone, prima ancore che come
rappresentanti delle istituzioni.

Lorenzo Paluan
Gruppo Consiliare
Lista Civica Carpi a 5 Stelle beppegrillo.it
Partito della Rifondazione Comunista

5 commenti:

Anonimo ha detto...

e ualà il panino in versione carpizeronove è servito: comunicato stampa di Paluan, replica del PD e controreplica di Paluan. Peggio che il tg1

Marco ha detto...

Et voilà. Ieri blog del PdL, oggi alla mercè di Paluan. Toghe rosse, stampa comunista. Non importa chi sia "al potere", la libertà di espressione da sempre fastidio a qualcuno.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lorenzo Paluan ha detto...

All'anonimo preoccupato della "Linea editoriale" di un blog che evidentemente pubblica tutti i comunicati stampa che riceve, vorrei solo sottolineare che se guarda i titoli dei post si ritrova un "Dalle Ave su via Focherini", seguito poco dopo da un "Il segretario del PD Dalle Ave e la consigliera Deanna Bulgarelli intervengono su via Focherini".
Insomma, uno i panini li può vedere dove vuole.
Io quando vedo affermazioni inesatte ( o come in questa vicenda, veri e propri insulti), ci tengo a precisare.
Se a lei la cosa da noia non deve fare altro che non leggere, ma io non ho mai visto su questo blog "selezionare" le notizie. I consiglieri del PD sono in 19, poi ci sono gli assessori.
A parte un paio che usano i loro spazi in rete per ricicciare i comunicati del comune e gli articoli dell'Unità (guardate i link qua a fianco stamattina), la maggior parte di loro non è interessata a sviluppare un dibattito diretto in rete (il chè è una loro legittima scelta, ognuno utilizza gli strumenti di dialogo con la città che preferisce).
Se non intervengono su questo blog non credo sia colpa di Pignatti, che anzi mi pare che in passato li abbia sollecitati più volte.
In compenso a favore di questa giunta o del PD locale interviene un sacco di gente che ha paura di farsi riconoscere.
Posso capirli, anche io proverei qualche imbarazzo...

Lorenzo Paluan ha detto...

Per Simone Martini: per il passaggio di via Due Ponti non è ipotizzabile nulla, dato che lì in realtà è previsto un sottopasso automobilistico, la cui realizzazione è però legata allo sviluppo del famigerato PRU (Piano di Riqauliificazione Urbana) dell'oltreferrovia (ricordate? Il famoso insediamento da 200 e passa appartamenti, hotel di cinque piani e centro commerciale).
La giunta ha inserito il sottopasso nel piano investimenti ma il suo finanziamento dipende dagli oneri derivanti da quell'operazione (sciagurata).
Quindi su Due Ponti non si può pensare di fare interventi "light", perchè sarebbe come ammettere che anche quel sottopasso non si farà mai (non tanto perchè la giunta nel frattempo si è ravveduta e sia diventata "green" e vuole salvare l'ultima area agricola nel tessuto urbano, ma più semplicemente perchè il mercato non potrà mai reggere l'impatto delle costruzioni previste dal quel PRU)
In "attesa" di soluzioni per via Due Ponti, il problema dell'attraversamento "ciclabile" della ferrovia dal quartiere, così a a occhio, si sarebbe potuto parzialmente risolvere dotando il sottopasso di via Cimitero Israelitico di una corsia ciclabile come è stato fatto per quello di via Pezzana (con una pendenza inferiore a quella del passo automobilistico). Non so quali ostacoli tecnici abbiano impedito questa realizzazione, ma quel che è certo è che il risultato, al momento, è che il comune negli anni, ha previsto su quel tratto di poche centinaia di metri tre sottopassi (due automobilistici e uno ciclabile) ed è riuscito a farne solo uno, con il risultato che adesso i cicilisti o affrontano a loro rischio e pericolo un sottopasso automoblistico (e io mio figlio che sta imparando ora a girare in bici, certo giù per di lì non ce lo mando!) o si mettono pazientemente in fila dietro il passaggio a livello.
E' un altro tipico esempio di come nella programmazione urbanistica di Carpi, prima vengono le case, poi viene la programmazione (o meglio, la gestione emergenziale)della mobilità, esattamente il contrario di quello che avviene nelle città (non italiane) che programmano correttamente l'uso del proprio territorio

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