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venerdì 9 luglio 2010
09:18 |
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Già modificato il bando anticrisi
Pronti, partenza… e il bando di accesso al fondo anticrisi è già stato modificato.
Per fare posto al criterio, inizialmente non previsto, del disagio abitativo: le famiglie colpite dall’ingiunzione di sfratto per morosità riceveranno 80 punti.
Una decisione che fa seguito alla firma per la moratoria sugli sfratti, avvenuta pochi giorni fa in Provincia, e che è stata fortemente voluta dal soggetto che ha finanziato in larga parte il fondo anticrisi da 1 milione e 250mila euro, cioè la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Gli sfratti per morosità sarebbero circa 1600 in tutta la provincia, come ha recentemente sostenuto Olinto Artioli di Cgil.
Resterà da valutare ora se l’azione del Comune di Carpi a favore degli sfrattati si risolverà in questa azione o se essa è solo la prima di una serie, così come è stato deciso nel protocollo di intesa firmato in Provincia.
Il bando è stato comunque confermato nelle sue caratteristiche principali; tre le tipologie di intervento previste: il primo è un contributo una tantum (da 1.000 euro per famiglie senza figli, 1.300 con figli), rivolto alla copertura di spese di affitto, condominiali o di utenze domestiche, al fine di limitare le azioni di sfratto.
Tra i requisiti per presentare domanda, il valore ISEE, che non deve superare i 7.500 euro (al quale si assegnerà un massimo di 50 punti), l’età (massimo 15 punti) e l’occorrenza di disagio lavorativo, causato dalla perdita del lavoro dipendente (anche in presenza di ammortizzatori sociali, quali cassa integrazione, mobilità e contratto di solidarietà, fino a 4 punti).
Alle famiglie di disoccupati con minori a carico si rivolge il secondo intervento, continuativo per 5 mesi, da 400 euro mensili.
Le prime due aree di intervento saranno finanziate dai soldi della Fondazione Crc; la terza invece, che riguarda lo svolgimento di tirocini formativi, sarà attuata grazie ai 250 mila euro provenienti dalla Regione Emilia Romagna.
Il beneficio economico arriverà ad un massimo di 500 euro al mese, in base all’effettiva attività svolta durante il tirocinio.
(da.fra.)
(fonte:ModenaQui)
Pronti, partenza… e il bando di accesso al fondo anticrisi è già stato modificato.
Per fare posto al criterio, inizialmente non previsto, del disagio abitativo: le famiglie colpite dall’ingiunzione di sfratto per morosità riceveranno 80 punti.
Una decisione che fa seguito alla firma per la moratoria sugli sfratti, avvenuta pochi giorni fa in Provincia, e che è stata fortemente voluta dal soggetto che ha finanziato in larga parte il fondo anticrisi da 1 milione e 250mila euro, cioè la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Gli sfratti per morosità sarebbero circa 1600 in tutta la provincia, come ha recentemente sostenuto Olinto Artioli di Cgil.
Resterà da valutare ora se l’azione del Comune di Carpi a favore degli sfrattati si risolverà in questa azione o se essa è solo la prima di una serie, così come è stato deciso nel protocollo di intesa firmato in Provincia.
Il bando è stato comunque confermato nelle sue caratteristiche principali; tre le tipologie di intervento previste: il primo è un contributo una tantum (da 1.000 euro per famiglie senza figli, 1.300 con figli), rivolto alla copertura di spese di affitto, condominiali o di utenze domestiche, al fine di limitare le azioni di sfratto.
Tra i requisiti per presentare domanda, il valore ISEE, che non deve superare i 7.500 euro (al quale si assegnerà un massimo di 50 punti), l’età (massimo 15 punti) e l’occorrenza di disagio lavorativo, causato dalla perdita del lavoro dipendente (anche in presenza di ammortizzatori sociali, quali cassa integrazione, mobilità e contratto di solidarietà, fino a 4 punti).
Alle famiglie di disoccupati con minori a carico si rivolge il secondo intervento, continuativo per 5 mesi, da 400 euro mensili.
Le prime due aree di intervento saranno finanziate dai soldi della Fondazione Crc; la terza invece, che riguarda lo svolgimento di tirocini formativi, sarà attuata grazie ai 250 mila euro provenienti dalla Regione Emilia Romagna.
Il beneficio economico arriverà ad un massimo di 500 euro al mese, in base all’effettiva attività svolta durante il tirocinio.
(da.fra.)
(fonte:ModenaQui)
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