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martedì 10 agosto 2010
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La fattura? Mai vista. Ma sono arrivati 3mila solleciti
CARPI - Un disguido tecnico non ancora del tutto chiarito sta facendo riversare decine di utenti presso la sede carpigiana dell’azienda di servizi Aimag, dove, da venerdì scorso, gli sportelli di informazione e reclami di via Alghisi sono letteralmente presi d’assalto a causa di una bolletta ‘fantasma’.
Sono tremila infatti gli utenti della multiutility mirandolese che, nei giorni scorsi, si sono visti arrivare increduli un sollecito di pagamento per la fattura del servizio idrico relativa ad aprile, nonostante mai più immaginassero di rischiare di ricadere tra i ‘morosi’ (qualifica dalla quale l’azienda li ha sollevati d’ufficio).
Ma la ricerca della ricevuta di pagamento, o della stessa fattura, in ogni angolo della casa è stata vana: un ‘mistero’ che parecchi carpigiani hanno voluto chiarire di fronte agli operatori dell’ex municipalizzata.
I quali, dopo aver preso atto della straordinarietà dell’evento (la media dei reclami per la stessa circostanza è di circa 50 persone al giorno), hanno subito provveduto ad informare gli uffici amministrativi.
«E’ un disservizio causato da un problema di spedizione delle fatture, appaltato ad una società esterna - spiegano gli sportellisti -. In pratica, la fattura non è mai arrivata nelle case, gli utenti non hanno avuto modo di pagare ma adesso è scattato ugualmente il sollecito.
Il bacino d’utenza interessato da questo disguido è localizzato principalmente a Carpi, ma venerdì sono arrivati anche da San Felice sul Panaro lamentando lo stesso problema.
Molte persone erano parecchio arrabbiate perché hanno dovuto ritardare la partenza per le ferie per dirimere questa questione».
Il sollecito ovviamente riportava la classica dicitura di ‘minaccia’ di interruzione del servizio: è comprensibile l’allarme suscitato all’interno di famiglie che non si sono mai trovate di fronte a situazioni del genere.
Anche ieri la fila era piuttosto lunga all’esterno dell’ex Foro Boario: musi lunghi e tanta voglia di capire di più, anche se a tutt’oggi gli elementi sono questi.
Ma a stemperare i toni ci pensa la stessa azienda: «E’ vero - fanno sapere da Mirandola -, i solleciti inviati sono circa tremila, su un bacino complessivo di 30mila utenti: numeri assolutamente nella media.
Non abbiamo notato un’impennata di insoluti.
Bisogna considerare che, all’interno di quei tremila, vi è anche una parte di utenti che storicamente si trova in difficoltà di pagamento».
Però, insomma, un problema c’è stato e ora a vi sono utenti che, a causa di un’inefficienza non imputabile a loro, non hanno ricevuto la fattura di aprile.
La prassi seguita da Aimag, al momento, è quella di non applicare la mora per il mancato pagamento: sono però in corso indagini ed accertamenti per distinguere chi non ha effettivamente ricevuto la bolletta e chi invece si trova in una posizione di insolvenza.
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)
CARPI - Un disguido tecnico non ancora del tutto chiarito sta facendo riversare decine di utenti presso la sede carpigiana dell’azienda di servizi Aimag, dove, da venerdì scorso, gli sportelli di informazione e reclami di via Alghisi sono letteralmente presi d’assalto a causa di una bolletta ‘fantasma’.
Sono tremila infatti gli utenti della multiutility mirandolese che, nei giorni scorsi, si sono visti arrivare increduli un sollecito di pagamento per la fattura del servizio idrico relativa ad aprile, nonostante mai più immaginassero di rischiare di ricadere tra i ‘morosi’ (qualifica dalla quale l’azienda li ha sollevati d’ufficio).
Ma la ricerca della ricevuta di pagamento, o della stessa fattura, in ogni angolo della casa è stata vana: un ‘mistero’ che parecchi carpigiani hanno voluto chiarire di fronte agli operatori dell’ex municipalizzata.
I quali, dopo aver preso atto della straordinarietà dell’evento (la media dei reclami per la stessa circostanza è di circa 50 persone al giorno), hanno subito provveduto ad informare gli uffici amministrativi.
«E’ un disservizio causato da un problema di spedizione delle fatture, appaltato ad una società esterna - spiegano gli sportellisti -. In pratica, la fattura non è mai arrivata nelle case, gli utenti non hanno avuto modo di pagare ma adesso è scattato ugualmente il sollecito.
Il bacino d’utenza interessato da questo disguido è localizzato principalmente a Carpi, ma venerdì sono arrivati anche da San Felice sul Panaro lamentando lo stesso problema.
Molte persone erano parecchio arrabbiate perché hanno dovuto ritardare la partenza per le ferie per dirimere questa questione».
Il sollecito ovviamente riportava la classica dicitura di ‘minaccia’ di interruzione del servizio: è comprensibile l’allarme suscitato all’interno di famiglie che non si sono mai trovate di fronte a situazioni del genere.
Anche ieri la fila era piuttosto lunga all’esterno dell’ex Foro Boario: musi lunghi e tanta voglia di capire di più, anche se a tutt’oggi gli elementi sono questi.
Ma a stemperare i toni ci pensa la stessa azienda: «E’ vero - fanno sapere da Mirandola -, i solleciti inviati sono circa tremila, su un bacino complessivo di 30mila utenti: numeri assolutamente nella media.
Non abbiamo notato un’impennata di insoluti.
Bisogna considerare che, all’interno di quei tremila, vi è anche una parte di utenti che storicamente si trova in difficoltà di pagamento».
Però, insomma, un problema c’è stato e ora a vi sono utenti che, a causa di un’inefficienza non imputabile a loro, non hanno ricevuto la fattura di aprile.
La prassi seguita da Aimag, al momento, è quella di non applicare la mora per il mancato pagamento: sono però in corso indagini ed accertamenti per distinguere chi non ha effettivamente ricevuto la bolletta e chi invece si trova in una posizione di insolvenza.
Daniele Franda
(fonte: ModenaQui)
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2 commenti:
...chi di appalto ferisce, di appalto perisce...e i cazzi sono nostri. E insisto a essere di destra. Chans il giardiniere
anch'io voto a destra, queste cose non dipendono dalla destra o dalla sinistra, ma aziende che fanno bene il loro mestiere, non a caso anche a Roma e Milano sono successe le stesse cose.
Poi io che sono di destra per davvero, sostengo anche la scelta del Governo di privatizzare forzatamente le aziende pubbliche.
Preti Giorgio
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