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martedì 17 agosto 2010
Ricevo e pubblico:

*Assessora Filippi, schivare quel muro è impresa ardua...*

Qualche valutazione in risposta all'articolo apparso oggi su Modenaqui, circa la questione del muro della Balena Blu: E' francamente desolante vedere un assessore torcersi in un viluppo di giustificazioni, per non dover ammettere che un brutto manufatto è semplicemente quello che è (peraltro condendo il tutto con il ricattino morale "noi lavoriamo per voi e ci criticate pure", usato spesso anche in altre occasioni da altri esponenti della maggioranza).

Ma visto che questo è il livello del dibattito e visto che, con mia triste sorpresa, per il rispetto che porto alla persona, l'assessora Filippi si esercita in una vera e propria opera di disinformazione, sarà il caso di smontare almeno le mistificazioni più grossolane del suo ragionamento.

Partiamo dalla fine:

1) nessuno ha mai chiesto di non rispondere alle prescrizioni dell'ARPA e anche i tecnici dell'ARPA hanno detto di non aver MAI prescritto un muro di cemento come barriera antirumore. Quindi se qui c'è qualcuno che ha provato a dare una risposta facile a un problema difficile (creatosi in seguito alla decisione errata di collocare lì la scuola), forse la Filippi lo deve cercare all'interno del Comune che ha autorizzato l'opera.

2) L'istruzione pubblica rientra fra i compiti attribuiti all'Unione Terre d'Argine, che fino all'ultima finanziaria era FUORI dalle prescrizioni dei patti di stabilità, quindi dire che se non l'avessero fatta i privati, il Comune non la poteva fare per via del patto di stabilità è affermare cosa non vera

3) Anche che l'investimento fosse stato in carico al solo Comune di Carpi, per fare una scuola magari in un'area più indicata di quella "proposta" dai costruttori di una delle più massicce e orrende (a mio personale giudizio) lottizzazioni del territorio carpigiano, chiamare il patto di stabilità come scudo è un pretesto. Il Comune di Carpi ha una cinquantina di milioni di debiti, per investimenti avviati negli ultimi anni, quindi una sua capacità di investimento l'aveva all'epoca della costruzione di quella scuola (e ce l'ha ancora). Limitata fin che si vuole dalle leggi assurde del federalismo all'incontrario di questo governo, ma in ogni caso scelte sono state fatte e non si può semplicemente dire: la scuola non si poteva fare. Si poteva decidere di non fare altro (qualche rotonda, ad esempio?)

Chiarito quindi che nel merito della questione "muro" l'assessora svia e disinforma, facciamoci carico anche delle altre valutazioni politiche inserite nelle sue "riflessioni".

Se si tratta di opporsi alle politiche deliranti di questo governo, siamo perfettamente d'accordo: il taglio dei servizi nelle scuole statali e dei contributi ai servizi essenziali per i Comuni è uno scandalo e la negazione di qualsiasi autonomia locale tanto sbandierata dalle destre.
Ma tutto questo, con il muro non c'entra

Sulla sussidiarietà nei servizi del Comune di Carpi: Rifondazione Comunista, nella scorsa legislatura, si oppose alla realizzazione della scuola anche perché contraria al modello di "scuole convenzionate"; che l'assessora Filippi rivendica come miglior modello di gestione di questo tipo di servizi
Per noi il punto è invece che sulla cosiddetta sussidiarietà si sia giocata invece una massiccia partita di esternalizzazione di servizi, con l'unico scopo di contenere i costi, in primis quello del lavoro, quindi si dovrebbe andare a valutare quanti e quanto pagati e con che tipo di contratti sono assunti i lavoratori di queste strutture convenzionate, rispetto agli operatori delle scuole comunali.
Nel caso si scoprisse che il vantaggio è tutto nella contrazione dei diritti di chi nella scuola ci lavora, francamente ritengo che un pensiero su cosa sia la tanto ideologizzata sussidiarietà nel Comune di Carpi vada fatto
Ma anche tutto questo non c'entra nulla con il muro di via Tre Ponti.

Lorenzo Paluan
Gruppo Consiliare
Lista Civica Carpi a 5 Stelle beppegrillo.it
Partito della Rifondazione Comunista

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Francamente mi sembra un po'troppo rigida la sua replica, credo che la Filippi abbia utilizzato il tema del muro per parlare anche di altro e questo rientra pienamente nelle libertà che ogni persona ha di esprimersi, e dire che è andata fuori tema è francamente una forzatura, se permette questo giudizio non spetta a lei, ma ai singoli che hanno letto la nota, che io ho trovato precisa e puntale, però è chiaro che lei è immerso nel giochino, anzi mi scusi del teatrino, della politica, quindi qualsiasi cosa dice la maggioranza a lei non va bene.
Un giochino che forse interessa poco alle persone.

Un giardiniere di sinistra ;-)

Lorenzo Paluan ha detto...

Caro giardiniere di sinistra, la Filippi ha fatto due o tre affermazioni sul tema specifico prive di fondamento, quindi andavano puntualizzate (per non parlare della chiusura rivolta ai "cercatori di soluzioni facili")
Poi dal tema specifico è passata a considerazioni generali, che io in parte non confuto, quindi non mi pare di aver negato la libertà di nessuno (e però la libertà non è a senso unico: se un assessore dice pubblicamente uno sfondone come mettere gli invewstimenti per le scuole dell'unione comunale all'interno del patto di stabilità, qualcuno dovrà pure farglielo notare no?)

Sui giochini e teatrini ne sono talmente lontano che faccio notare che, su singole iniziative che mi parevano condivisibili, ho votato a favore di questa maggioranza, così come loro hanno fatto su alcune mie proposte.
Se appunto stiamo sulle cose, con onestà intellettuale, qualche teatrino ce lo evitiamo e qualche polemica pure (stesso discorso di quanto avvenuto con la questione di via Focherini).

Ma sui "muri" come sui massimi sistemi, se si procede mettendo in bocca ad altri cose che non hanno detto e facendo gran polveroni, io mi sento in dovere di rispondere.
Poi i lettori (e gli elettori) avranno comunque la parola finale, su questo son d'accordo con lei...

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

...ho letto attentamente l'articolo su modena qui dell'assessora Filippi. E pare un manifesto alla deresponsabilizzazione con scarica barile appresso e un pizzico di pianto greco pittato da cifre, che uno s'imbarbaglia per poi proseguire e trovarsi alla fine dell'articolo. Onestamente la cosa migliore dell'articolo è la foto. Niente da dire è una bella donna solare. Anche l'estetica vuole la sua parte, soprattutto se non ci sono troppi contenuti. Chans il giardiniere

Longino ha detto...

Paluan, a questo punto speriamo che il muro dell'asilo, non diventi un murales sul tipo di quello del piazzale della meridiana, a fianco delle Poste! Piantiamoci un'edera, un rampicante che copra quel grigio muro della vergogna!

Lorenzo Paluan ha detto...

Io che sono un povero ingenuo continuo a sperare che si possa comunque tirarlo giù e ragionare su una soluzione alternativa (e quindi invito a firmare la petizione lanciata da Marco).

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