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sabato 4 settembre 2010
Siamo sicuri che l'erba del vicino sia sempre più verde?

Si discute molto di parchi, aree verdi, ambiente, sviluppo sostenibile e salvaguardia del territorio. Anche io credo che sia un tema centrale e che debba essere considerato prioritario per le agende di lavoro di tutti coloro che hanno a cuore il nostro futuro. A livello locale, dalla stampa e dai partiti di opposizione, spesso si citano esperienze e buone pratiche avviate in comuni limitrofi. Penso in particolare alla discussione sulle aree verdi e il richiamo alla vicina Correggio, ma non solo. Ora, lungi da me riproporre la storica sfida campanilistica che ha sempre visto fronteggiarsi sulle rive del Tresinaro il vicino comune reggiano e la città dei Pio, suggellata qualche anno fa anche in alcune scene del bel film 'Radio Freccia' di Luciano Ligabue (al quale, peraltro, i carpigiani possono sempre contrapporre l'opera omnia di Liliana Cavani), però mi chiedo se sia così fondato il giudizio sull'erba del vicino più verde della nostra, per stare in tema, oppure se vi sia un po' di strabismo nel permanente richiamo 'esterofilo' di alcuni carpigiani. Insomma, credo si possa ritrovare un po' di orgoglio per la nostra città cercandolo nella terra di mezzo tra i carpigiani che (per dirla come la direbbe il compianto Edmondo Berselli) sono capaci di rispondere a un contadino americano dell'Arizona che gli chiede "Where are you from?" con uno schietto quanto a dir poco provinciale "à sun ed' cherp", e coloro che invece pensano che il mondo sia in declino, ma i carpigiani siano più in declino di altri per colpa della loro amministrazione locale.

E mi spiego, provando a citare l'esempio della raccolta porta a porta. L'estensione anche alla zona ovest della raccolta differenziata, avviata nel 2006, coinvolgerà nelle prossime settimane oltre 11 mila abitanti. A quattro anni dall'avvio i risultati sono stati straordinari, ed oggi siamo, nelle zone interessate, oltre il 75% di raccolta differenziata e al 57% a livello comunale. Non vi sono risultati analoghi in altre città italiane di dimensione simile alla nostra. Ebbene, non mi pare che questo fatto abbia avuto sui giornali, sui blog o nel dibattito pubblico, il medesimo clamore suscitato dal muro della Balena Blu: con tutto il rispetto - direbbe Gozzano - una piccola cosa di pessimo gusto. Di pessimo gusto, ma per l'appunto una piccola cosa.

Il Sindaco ha giustamente annunciato con orgoglio questo nuovo passo alle famiglie interessate della zona ovest, con una lettera che invita tutti a riflettere sulla necessità di cambiare le nostre abitudini, se vogliamo pensare al bene dei nostri figli. Unico appunto che mi sento di fare, la carta un po' troppo patinata della lettera. Ma non importa: se la carta patinata serve a comunicare meglio una decisione di grande valore ambientale e civile, e a promuoverla per indurre i cittadini a sostenerla, ben venga la carta patinata. Uno degli aspetti più sorprendenti dell'esperienza di questi anni è come sia stato possibile raggiungere questi risultati senza incrinare la coesione sociale. Probabilmente laddove è stata realizzata la raccolta differenziata non sono mancate le critiche e le lamentele, magari nella dimensione privata, per quello che comunque è uno sforzo richiesto ai cittadini, ma è prevalso in generale il senso civico e la consapevolezza che la scelta dell'amministrazione (che non tutti i comuni hanno avuto il coraggio di compiere e di perseguire con eguale determinazione) era una scelta giusta. Un senso civico rimasto tutto sommato intatto, nonostante i rilevanti mutamenti demografici e sociali.

Adesso mi aspetterei che anche chi sta all'opposizione riconoscesse questo straordinario risultato, magari evitando di richiamare esperienze non comparabili: un conto è raggiungere il 75% di raccolta riciclata in un comune che viaggia poco sotto ai 70 mila abitanti, un conto è farlo nel piccolo comune della bassa pianura padana. Ma una vocina mi dice che forse non vedremo piovere comunicati stampa di congratulazioni e di rallegramenti. Mi accontenterei però di non vedere consiglieri stazionare di fronte al comune per chiedere un consiglio comunale aperto sulla raccolta differenziata… magari con un sacchetto di compost in mano.

Anna Sovi Giurati

(Diamo il benvenuto ad Anna Sovi Giurati che con questo contributo inizia una saltuaria collaborazione con carpizeronove. Sappiamo già, sia io che lei, che questo probabilmente scatenerà un nuovo coro di proteste, insinuazioni, abbandoni rivolti al blog. Ma crediamo ancora che l'importante sia tenere uno spazio aperto alla discussione per tutti quelli che sono interessati alla "politica" di Carpi. Grazie Anna)

13 commenti:

Anonimo ha detto...

...mia cara Anna. Con tutto rispetto, mi pare che tentare di dimostrare che un'amministrazione abbia una sensibilità ecologica attraverso la raccolta differenziata, è come voler dimostrare l'amore per gli animali, attraverso le armi in dotazione dei cacciatori. La raccolta differenziata nasconde un grande affare per l'amministrazione titolare di azioni e dei dividendi di fine anno. Se non ci fosse questo ricavo, l'amministrazione difficilmente riuscirebbe a dimostrare una sensibilità ecologica. Tant'è vero che, ritornando al discorso della sensibilità ambientale, non ci sono mai e dico mai, stati progetti a Carpi per la nascita di un parco, o area verde, se non di rincalzo ad un qualche progetto edilizio. Insomma. Un parco che sia stato pensato e progettato per sè stesso, non è mai nato. E questo perchè? Perchè un'area verde o un parco, non sono un affare dove si guadagnano soldi. ( concessioni edilizie ). Dunque l'amministrazione si muove, non con un afflato ecologista, ma cavalca e sfrutta l'ecologia, a fini propagandistici tentando di dimostrare come e quanto sia spiccata questa sensibilità in lei, e che però nessuno le riconosce. E vorrei vedere. La sensibilità ambientale, mia cara Anna, è altra cosa e purtroppo per molti politici è difficile da dimostrare, poichè ha a che fare con l'amore, e l'amore si dona senza nessun interesse, viceversa nel binomio amore e soldi, l'unico risultato che ne scaturisce è la prostituzione. Mia cara Anna. Chans il giardiniere

Weissbach ha detto...

"La raccolta differenziata nasconde un grande affare per l'amministrazione titolare di azioni e dei dividendi di fine anno."
Oh, sarà anche vero, ma la raccolta differenziata S'HA DA FARE.
E della gestione dei rifiuti a Carpi si possono dire due cose: da un lato rallegriamoci di dove siamo arrivati; dall'altro, non addormentiamoci lì.
Si può fare ancora di più: con la TARIFFA PUNTUALE possiamo far risparmiare i cittadini, stimolare la riduzione alla fonte e aumentare la frazione differenziata.

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con Anna Sovi Giurati. Mi congratulo con lei per l'intervento, coglie appieno la situazione della nostra città. Il commento successivo, pure. Cara Anna, per i cittadini di Carpi sembrano non contare i risultati. Se si raggiunge il 75% si poteva fare meglio, dirà l'uomo della strada (e a ruota chi fa opposizione, ma vorrei un giorno vedere amministrare un comune, possibilmente non il nostro, non sono disposto a concedergli questa "fiducia"). Altri, invece, magari contenti del risultato, sottolineeranno come il processo con cui lo si è ottenuto è sbagliato. Questi non si accontentano del 75%, perchè dietro non è la sensibilità ecologica che spinge l'amministrazione, ma la ricerca del profitto (Fatto tra l'altro da dimostrare. Non mi pare che se la raccolta differenziata crea un profitto economico allora questa è la prova che l'amministrazione non ha sensibilità ecologica. Le due cose possono coesistere). Grazie cittadini carpigiani, da voi si ottiene sempre uno sprone a fare meglio.

Giliola Pivetti ha detto...

Do anch'io il benvenuto ad Anna Sovi Giurati, che ho stimato già come semplice interlocutrice del blog sia per le argomentazioni (non importa se condivise o no) sia per il fatto che si è sempre firmata (addirittura con tre nomi!!).
Riconosco che come opposizione un difetto può capitare di averlo, e cioè non parlare di ciò che va bene. Un po' come quei mariti che spesso sgridano la moglie e che, quando va bene,non dicono niente e quello è il massimo dei loro complimenti.
Le cose che vanno bene ci sono, per esempio le case protette e i servizi scolastici (anche se questi ultimi costosi un po' troppo nella gestione). Anche la raccolta differenziata va bene, io come cittadina sono contenta però che esista ancora un angolo non servito dal porta a porta come turismo del sacchetto quando non imbrocco la giornata del prelievo.Qualche problema si presenterà in più quando tutta la città sarà servita.
Una preghiera ora ad Anna: adesso non cada nel difetto che attribuisce alle opposizioni,e cioè che non va loro mai bene niente: cosa c'entra dire che spera che i Consiglieri non si mettano davanti al municipio a chiedere un Consiglio comunale aperto sulla raccolta differenziata? Quando i Consiglieri hanno stazionato davanti al municipio era per una buona e molto diversa ragione e non lo fanno tutti i giorni.

Giliola Pivetti

Anna Sovi Giurati ha detto...

@Chans il giardiniere: mio caro Chans, con tutto il rispetto, a me pare che lei faccia un torto al personaggio interpretato da Peter Sellers a cui si ispira, perché di lui ricordo che faceva ingenuamente ragionamenti banali per spiegare cose complesse, mentre lei propone un ragionamento complesso per spiegare una cosa molto semplice, citando presunti affari dietro alla raccolta differenziata. A mio modo di vedere l'utile dell'amministrazione che si nasconde dietro alla raccolta differenziata è solo un 'utile sociale', e dunque ben venga per tutti.
@Giliola Pivetti: ha compreso lo spirito con cui ho accettato la richiesta di Pignatti, il quale mi pare desideri far emergere opinioni più che posizioni politiche. È chiaro che se avessi voluto nascondermi dietro a uno pseudonimo tipo Minnie o Tea Stilton non avrei firmato utilizzando il mio nome e cognome. Se ho messo per intero il nome è perché non voglio nascondermi, ma esprimere le mie opinioni con la MASSIMA LIBERTA' (scusate il maiuscolo alla Boldrin, simpatico futurista, non in senso finiano ma marinettiano, della bassa)

Davide Boldrin ha detto...

Gentile Anna Sovi Giurati, spero di non cogliere una illazione dietro le sue Ultime righe. Sa com'è. Ci sono due Cutazioni che mi riguardano. La prima è Peter Sellers, e l'unico, vero, originale Peter Sellers della Bassa e dei poveri è il sottoscritto. Il quale non ha mai paura delle proprie azioni.E si firma SEMPRE. Magari talvolta un pò impulsivo, ma, le assicuro, assolutamente non codardo. Nonchè dotato di autoironia. Qualità solitamente NON IN DOTAZIONE ai COMUNISTI e simili.La seconda è palese.Per quanto riguarda la Citazione "MARINETTIANA", la rigrazio sinceramente per la simpatia (contraccambiata tra l'altro, in modo sicero) però non mi trova in sintonia. In quanto, mi ritengo poco futurista, e abbastastanza tradizionalista. E le assicuro, che NON disprezzo affatto la Donna...(come i futuristi di marinettiana memoria..)
Vede, io credo in DIO, mi piace moltissimo la mia PATRIA, e adoro la mia FAMIGLIA. E, fondamentalmente, sono Un CIELLINO.(Comunione e Liberazione). Amico di Don Ivo Silingardi, da cui ho, in un certo modo, fatto scuola.
Con stima, le auguro Buon divertimento sul Blog.

Davide Boldrin,
Nientepopòdimeno che l'unico e originale PETER SELLERS della Bassa, e dei Poveri.

Davide Boldrin ha detto...

P.s: "Citazioni"..non "Cutazioni"...chiedo scusa

Peter Sellers d'la bàsa

Anonimo ha detto...

...evidentemente cara sig.Anna le è sfuggito che Chans si chiamava Chance e dunque nessuna analogia ci accomuna poichè in rete un nome vale un altro, e ciò che conta è lo spirito, Detto questo, semplificare o tentare di squalificare o mettere su un altro piano i ragionamenti, come Lei tenta di fare, ma soprattutto indorare ciò che non è possibile indorare dai fatti, è qualunquismo assai volgare e disinformazione. In ogni caso benvenuta, è nel posto giusto. Chans il giardiniere

Davide Boldrin ha detto...

oops..chiedo scusa! Io non sapevo che Chance il giardiniere, fosse una Cosa di Peter Sellers. Sono rimasto a The party...E fui battezzato così da un giornalista carpigiano. @Chans, vai su questo LINK, "http://www.voce.it/edicola/index.html?section=articolo&id=278&artid=9149&key=Peter sellers" poi capisci perchè sarei io l'unico VERO ORIGINALE Peter sellers della bassa....

Gentile Anna Sovi Giurati, il battesimo del fuoco della Nuova BLOG-SISTER...è Fatto!(tra tutti Blog Brothers abbiamo anche una Sister..)

Davide Boldrin

Lorenzo Paluan ha detto...

Mi piace lo spirito delll’articolo della signora Sovi Giurati, e proprio perché mi piace, mi pare giusto interloquire e non risparmiarle qualche critica (ci vorrà un po', abbiate pazienza)

La raccolta differenziata porta a porta è senza dubbio uno dei (pochi) punti positivi in ambito ambientale per il Comune di Carpi, ma è necessario precisare alcune cose.
La prima è “sull’eccezionalità” del risultato: diversamente da quanto sostiene Sovi Gurati, i comuni che hanno raggiunto (già da tempo) risultati simili o paragonabili a quelli di Carpi, ci sono e non sono solo piccoli.
Il 57% di raccolta differenziata è un ottimo risultato nella media italiana, o anche solo emiliana, dato che il modello di riferimento per l’Emilia Romagna era ed è l’incenerimento (non è un caso se i territori serviti da HERA presentano mediamente percentuali più basse di raccolta differenziata di quelli gestiti da AIMAG: è una scelta politica della maggioranza provinciale e regionale.) ma essendo la media italiana pessima, non sarebbe male provare a puntare all’eccellenza (se non europea, almeno ad alcune delle eccellenze che in Italia già ci sono).
Sono convinto che ci stiamo arrivando (anche perché una volta adottato in modo corretto, il modello porta a porta di raccolta porta inevitabilmente a questo), ma non sarà mai troppo presto.

Secondo: a questo risultato ci si è arrivati grazie ad una mobilitazione popolare che anni fa, evitò a Fossoli di diventare sede di un inceneritore.
All’epoca cittadini e associazioni ambientaliste chiedevano già di passare alla raccolta porta a porta, ottenendo risposte tra il sarcastico e il derisorio da parte degli assessori all’ambiente provinciale e comunale, poi qualche anno più tardi (e molto lentamente) l’amministrazione è tornata sui suoi passi e di questo siamo tutti felici (però ora immaginatevi mentalmente il mucchio di spazzatura che si sarebbe potuto evitare sposando subito la logica del porta a porta, anziché solo quattro anni fa e con questa partenza molto diluita nel tempo).
E risparmiamo qua le considerazioni sul fatto che questo comune, dopo aver fatto partire il porta a porta e dopo aver cambiato da tassa in tariffa il costo del servizio per i cittadini, non si è mai preoccupato di andare verso un’elaborazione della famosa “tariffa puntuale” per premiare i cittadini più “ricicloni” o quelli che producono meno rifiuti.

Lorenzo Paluan ha detto...

Terzo (secondo me il punto più importante): la politica della gestione dei rifiuti, non può fermarsi al solo tema della raccolta. Servirebbe qualche idea sulla riduzione alla fonte (bene l‘aver tolto le bottiglie di plastica dalle mense, ora proviamo a mettere anche qualche “casa dell’acqua” come hanno già fatto tutti i comuni limitrofi, proviamo a promuovere i negozi che vendono prodotti sfusi, proviamo a incentivare la riduzione dell’usa e getta , a partire dai sacchetti per la spesa, ecc. ecc.) e qualche idea su come smaltire il 25% restante (che le esperienze migliori ci dicono che potrebbe essere ridotto ulteriormente al 15%) senza discariche e inceneritori.
Carpi a 5 Stelle ha provato a parlarne all’inizio di quest’anno, mostrando l’esperienza di un centro industriale (privato) che serve un’area di comuni per qualche centinaio di migliaia di abitanti, dove la frazione indifferenziata viene ulteriormente trattata, ricavandone frazioni riciclabili ch normalmente vengono disperse e riducendo il resto alla cosiddetta “sabbia sintetica” che trova diverse applicazioni industriali o nel settore edile.
Risultato: lo scarto si riduce intorno al 3% (anche qui, provate a immaginarvi mentamente le dimensioni dei relativi mucchi di spazzatura).
Il tutto avviene, per dichiarazione degli interessati a costi inferiori allo smaltimento in discarica o all’incenerimento, con minori impatti ambientali e con la creazione di decine di posti di lavoro.
Vogliamo andare a verificare se questo centro esiste e funziona ed è riproducibile?
Questi elementi messi insieme fanno parte della cosiddetta “Stategia Rifiuti Zero”, che (tanto per uscire subito dl’equivoco che certe cose le possono fare solo i piccoli, come ci raccontavano gli amministratori all’epoca della campagna dell’inceneritore, e come pare avalare anche la Sovi Giurati) si stanno studiando per realtà come San Francisco.

Quarto, sull’opportunità di fare comunicati stampa per fare i complimenti alla giunta, da parte delle opposizioni: a parte il fatto che, in base a quanto detto sopra, è almeno un po’ prematuro partire con gli applausi (al massimo una pacca di incoraggiamento), credo che i 18 consiglieri di maggioranza e la giunta, abbiano già sufficienti strumenti di comunicazione per farsi i complimenti da soli (per rimanere alla sola giunta, ha un giornale che arriva nelle case di tutti i cittadini, una rete civica, cui si aggiunge il volantone dell’assessorato all’ambiente (decisamente poco sostenibile) ecc. ecc.), il tutto in gran parte pagato da noi cittadini, quindi mettiamola così: se vedremo qualcosa per cui valga la pena di spellarsi le mani in applausi, non mancheremo di farlo (ad esempio, sull’odg per l’edilizia popolare presentato da Arletti, sulla decisione dell’amministrazione di non discriminare i figli di cittadini non in possesso del permesso di soggiorno nelle iscrizioni a nidi e materne, e su altri lo abbiamo fatto), sempre che gli interessati non siano già troppo impegnati a lodarsi da soli.
Infine, accetto la punzecchiatura dell'autrice sulle nostre modalità di protesta, ma ricordo che davanti al comune, ci siamo andati una sola volta e solo perchè ci è stata rifiutata la possibilità di verificare che tipo di proposta stava facendo la giunta a dei cittadini su un progetto pubblico, pagato da tutti.

Anonimo ha detto...

@Chan(ce)s: Chans nel film si chiamava Chance, ma visto che era analfabeta, ho pensato che non sapesse scrivere il suo nome correttamente e che dunque fosse la sua fonte di ispirazione. Se non è così mi correggo... il resto non l'ho capito
Anna Sovi Giurati

Anonimo ha detto...

...non mi stupisco.

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