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venerdì 8 aprile 2011
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APPELLO. “SALVIAMO LO STATO DI DIRITTO”.
E’ necessario battere col voto la cosiddetta Casa delle Libertà. Destra e sinistra non c’entrano: è in gioco la democrazia. Berlusconi ha dichiarato di voler riformare la prima parte della Costituzione, e cioè i valori fondamentali su cui poggia la Repubblica Italiana. Ha annunciato una legge che darebbe al Parlamento la facoltà di stabilire, ogni anno, la priorità dei reati da perseguire. Una tale legge subordinerebbe il potere giudiziario al potere politico, abbattendo così uno dei pilastri dello Stato di Diritto. Oltre a ciò, Berlusconi, già più volte condannato e indagato, in Italia e all’estero, per reati diversi, fra cui uno riguardante la mafia, insulta i giudici e cerca di delegittimarli in tutti i modi: un fatto che non ha riscontri al mondo. Ma siamo ancora un Paese civile? Chi pensa ai propri affari economici e ai propri vantaggi fiscali governa malissimo: nei sette mesi del 1994, il governo Berlusconi dette una prova disastrosa. Gli innumerevoli conflitti d’interesse creerebbero ostacoli tremendi a un suo governo: sia in Italia, sia, ancor di più, in Europa. Le grandiose opere pubbliche promesse dalla Casa delle Libertà dovrebbero essere finanziate, almeno in gran parte, col debito pubblico: la qual cosa ci condurrebbe fuori dall’Europa. A coloro che, delusi dal centrosinistra, pensano di non andare al voto, diciamo: chi si astiene vota Berlusconi. Una vittoria della Casa delle Libertà minerebbe le basi stesse della democrazia.
(Giuliano Garuti, in collaborazione con Diario, 8 aprile 2001)
(Fonte: www.carpiper.it)
E’ necessario battere col voto la cosiddetta Casa delle Libertà. Destra e sinistra non c’entrano: è in gioco la democrazia. Berlusconi ha dichiarato di voler riformare la prima parte della Costituzione, e cioè i valori fondamentali su cui poggia la Repubblica Italiana. Ha annunciato una legge che darebbe al Parlamento la facoltà di stabilire, ogni anno, la priorità dei reati da perseguire. Una tale legge subordinerebbe il potere giudiziario al potere politico, abbattendo così uno dei pilastri dello Stato di Diritto. Oltre a ciò, Berlusconi, già più volte condannato e indagato, in Italia e all’estero, per reati diversi, fra cui uno riguardante la mafia, insulta i giudici e cerca di delegittimarli in tutti i modi: un fatto che non ha riscontri al mondo. Ma siamo ancora un Paese civile? Chi pensa ai propri affari economici e ai propri vantaggi fiscali governa malissimo: nei sette mesi del 1994, il governo Berlusconi dette una prova disastrosa. Gli innumerevoli conflitti d’interesse creerebbero ostacoli tremendi a un suo governo: sia in Italia, sia, ancor di più, in Europa. Le grandiose opere pubbliche promesse dalla Casa delle Libertà dovrebbero essere finanziate, almeno in gran parte, col debito pubblico: la qual cosa ci condurrebbe fuori dall’Europa. A coloro che, delusi dal centrosinistra, pensano di non andare al voto, diciamo: chi si astiene vota Berlusconi. Una vittoria della Casa delle Libertà minerebbe le basi stesse della democrazia.
(Giuliano Garuti, in collaborazione con Diario, 8 aprile 2001)
(Fonte: www.carpiper.it)
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