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venerdì 6 maggio 2011

Ricevo e pubblico:
--

*PD, IDV, PDL e Lega rigettano le rivendicazioni dei lavoratori della Loria*

La questione era (ed è) molto semplice. E' in
corso una vertenza sindacale fra i lavoratori in appalto della Biblioteca Loria e il Comune che ha deciso di ridurre il servizio da cui dipende lo stipendio dei
quei lavoratori.

La cosa poteva essere giustificabile visto il periodo
di magra per gli enti locali, ma lo diventa molto meno di fronte ad un ente locale che nel 2010, dopo aver tagliato, fra l'altro, posti di lavoro e stipendi
di lavoratori in appalto si ritrova con 900.000€ di avanzo di gestione.

E allora, i sindacati del commercio e della funzione
pubblica della CGIL si sono chiesti se era proprio quello un taglio necessario, se andare a ridurre il monte ore di chi già guadagna poco non poteva proprio
essere evitato, visto che parliamo di una frazione minima di quell'avanzo di gestione.

Noi abbiamo sempre creduto di sì, lo ripetiamo dal 2009
e giovedì sera lo abbiamo ripetuto in consiglio comunale insieme a Sinistra Ecologia e Libertà, presentando un ordine del giorno sottoscritto anche da una parte di questa maggioranza quindi, che citava esplicitamente il comunicato stampa sulla Loria di FILCAMS e FP CGIL e che chiedeva venisse ristabilito per i lavoratori della Loria il monte ore (e i redditi) che avevano nel gennaio
2010.

Ne è seguito un dibattito surreale di quasi due ore,
dove si sono ascoltati i sofismi sulla "rimodulazione del servizio" dell'assessora Ferrari (su questo tema degna erede della sua predecessora Borsari) e su cui si sono esercitati un vasto numero di consiglieri della
maggioranza.

Un mare di parole su  "responsabilità del governo",
"tagli alla cultura", "qualità del servizio", "solidarietà ai lavoratori",  insomma un assordante e ridondante arrampicarsi sugli specchi della maggioranza
per scaricare la propria (individuale) responsabilità che ogni consigliere porta quando decide se approvare o non approvare come vengono allocate le poste di
bilancio e in fondo per dire una cosa sola: si, i soldi ci sono ma lo stipendio a quei lavoratori lo tagliamo lo stesso fino alla scadenza dell'appalto (ovviamente manifestando comunque tutta la solidarietà del
caso).

E alla fine l'odg è stato bocciato con i voti di PD,
IDV, PDL e Lega.
A favore solo Carpi 5 Stelle, Rifondazione Comunista e Alleanza per Carpi.
Così, tanto per chiarire chi è che sta con chi quando
si tratta di risparmiare sulla pelle dei lavoratori.

Poi all'indomani quelli del PD tutti in piazza insieme alla CGIL a sventolar bandiere (forse, che all'ultimo sciopero della FIOM manco quello hanno potuto fare, per
non scontentare Marchionne e Bonanni...)

Lorenzo Paluan
Gruppo Consiliare
Lista Civica Carpi a 5 Stelle beppegrillo.it
Partito della Rifondazione Comunista

58 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah...l'argomento è trito e ritrito, la posizione di Paluan e dei veterocomunisti è assolutamente legittima, così come è legittima una considerazione che verta esclusivamente sul servizio della offerto dalla Biblioteca, che può essere soddisfacente anche con meno ore di lavoro da parte degli addetti in appalto (e a mio parere lo è, lo dico da frequentatore abbastanza assiduo).

Giliola Pivetti ha detto...

Ripeto quello che ho detto in consiglio comunale:il problema sta nella schizofrenia del PD, partito di lotta e di governo, che riesce a manifestare solo per quello che dovrebbero fare gli altri.
Non a caso perfino Napolitano ha detto che un partito così resterà sempre all'opposizione.
A proposito, Giovanni(nel senso di Taurasi) e Simone (nel senso di Tosi) che riportano sempre qui sul lato destro gli avvenimenti e le prese di posizione nazionali non hanno ritenuto menzionare questo importante parere politico nientemeno che di Napolitano.

Anonimo ha detto...

Ma la Pivetti non sosteneva che quel servizio era sovrastimato? Come mai ha votato l'odg di Paluan? Chi ha problemi di schizofrenia?

Anonimo ha detto...

Non citiamo Napolitano a sproposito. Napolitano si è inaleberato col PD perchè questo ha voluto parlamentarizzare la crisi libica (posizione in questo caso piuttosto singolare, quella del P.d.R.). Per il resto mi pare che tutto si possa dire del PD tranne che sia un partito che tiene il piede in 2 staffe (lotta e governo). Quanto a restare per sempre all'opposizione, non mi pare che i 2 gruppi firmatari di questo odg abbiano molta voce in capitolo. Lo stesso odg è peraltro tipico di un atteggiamento irresponsabile che privilegia la polemica alle questioni amministrative.

Anonimo ha detto...

Da alcuni giorni il blog era fermo, zitto, almeno a casa mia. Sta a vedere che i soliti noti si sono quietati, dovranno pur lavorare avevo pensato. E invece no, siete tornati più in forma che mai e pronti ad azzannare. Buon fine settimana, riposatevi.

Anonimo ha detto...

Ma il Pd non ha il piede in due staffe, è semplicemente incoerente: dove governa si comporta come una coalizione di centrodestra: vantare servizi quando pesano su gente miseramente pagata è un atto vile e vergognoso. Certo, facciamo pure cultura con i Lego e i Cartofanti, illudiamo i ragazzi di essere al centro dell'attenzione, per poi beneficarli di stipendi a due zeri con un 4 o un 5 davanti quando crescono.

toratora ha detto...

Che dire, ormai si scomoda anche il presidente Napolitano che effettivamente, e giustamente (aggiungo io), ha richiamato il PD ad una maggiore credibilita’.
Ora, posto che se proprio devo scegliere tra onesta’ e credibilita’ preferisco sempre e comunque la prima (in questo Paese mica si puo’ avere tutto), quello che non abbiamo sentito, chissa’ perche’, e’ il pensiero di Napolitano sulla credibilita’ e sul ruolo che movimenti quali “5 stelle” e affini giocano nel panorama politico italiano (e nello specifico in quello di opposizione all’opposizione e quindi di stampella della destra).
Con tutto il rispetto credo sia meglio cosi’ per i diretti interessati, perche’ di sicuro il buon Giorgio ci sarebbe andato giu’ parecchio pesante, credo addirittura che lo avremmo sentito bestemmiare gettando per terra e calpestando dalla rabbia il suo amato cappello “panama”!
Venendo al tema specifico della Loria non voglio ripetere quanto gia’ sostenuto in un post di qualche mese fa, mi limito invece a citare un pensiero del direttore di Voce che trovo assolutamente condivisibile: l’interlocutore principale di questa battaglia non deve essere l’amministrazione comunale, bensi’ la cooperativa che ha in carico l’appalto.
Come successe per i dipendenti impiegati presso Informagiovani (o Sportello Europa, non so bene come si chiama) che, una volta internalizzato dal Comune il servizio sul quale lavoravano, furono spostati su altri appalti dalla cooperativa dei quali erano dipendenti, lo stesso lo si deve pretendere oggi.
Certo, attaccare l’amministrazione e’ facile populismo, se poi questa e’ a maggioranza PD diventa un richiamo della foresta irresistibile…

Anonimo ha detto...

Facile populismo? Toratora ha idea di come venga appaltato un servizio? Se le colpe sono soltanto della cooperativa, cosa che non mi sembra affatto, perchè è stata scelta? Le Biblioteche non crescono sugli alberi, come pensa possa smaltire i lavoratori in sovrannumero la cooperativa? Mandandoli a lavorare a Ravenna o a Ferrara con uno stipendio che non supera il 700 euro al mese, come pensa possano fare?
Certo, di fronte a Berlusconi ogni alternativa risulta migliore, ma ciò non significa che non si possa pretendere da una forza politica un altro compartamento in ambito amministrativo.
La politica degli effetti speciali, delle iniziative con i lustrini quando si buttano sulla strada dei lavoratori dovrebbe essere propria della destra non della sinistra. L'indecenza di affidare a terzi servizi per economizzare sullo stipendio dei lavoratori è un vizio antico e diffuso: lei da cittadino, magari non si è accorto di nulla, ma quanti ragazzi a Carpi e in altre città d'Italia vorrebbero farsi una famiglia e non possono, perchè le gare d'appalto sono al ribasso e si economizza sempre sul magro stipoendio dei lavoratori? Chi scrive secondo lei i bandi? Il mago Zurlì? Non è colpa del movimento 5 stelle se la sinistra perderà sempre le elezioni, ma di gente come lei, che guarda il mondo con il binocolo sbavando odio contro Berlusconi, senza accorgersi di ciò che lo circonda...

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

L'appalto che dura di solito tre anni prevede anche un determinato numero di ore di lavoro che la cooperativa deve far coprire ai propri dipendenti. Se queste ore vengono ridotte in corso d'opera o, scaduti i tre anni, si decide di ridurle nella nuova gara di appalto, come è accaduto, ovviamente a rimetterci sono i lavoratori che vedono ridursi l'orario di lavoro e quindi lo stipendio e in qualche caso rischiano il posto. Se sono molti i comuni ad essere stati costretti a fare ciò, Carpi dovrebbe avere la forza economica per comportarsi diversamente. A Modena si sono comportati diversamente.
Un buon amministratore non dovrebbe soltanto pavoneggiarsi sui giornali quando si offrono dei benefit a dipendenti che contribuiscono alla lotta all'evasione, ma se si è costretti a prendere decisioni dolorose, bisognerebbe anche prendersene la responsabilità. A Carpi non è avvenuto nemmeno questo!

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Dall'amministrazione, che appalta il servizio e quantifica le ore per quel servizio. La cooperativa, del resto, viene anch'essa danneggiata per questa decisione: meno ore di appalto e meno soldi riceverà dal comune; certo non bisogna strapparsi le vesti per loro.
Grave è che il direttore di un giornale, anche locale, ignori queste cose (e mi riferisco alla citazione di Toratora).

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Simone abbi pazienza, non farmi ripetere le stesse cose. E' stata una scelta dell'amministrazione aprire il lunedì pomeriggio in passato, ora è stata una scelta chiudere il lunedì. E' stata una scelta consapevole tagliare l'appalto a fronte di un corposo avanzo di bilancio, non c'è bisogno di cercare un nome e cognome.

Anonimo ha detto...
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Giliola Pivetti ha detto...

Per Anonimo delle 12,52: Caro Cuor di Leone, al momento della votazione io non ero presente in aula, il mio amico e collega consigliere Giorgio Verrini ha votato a favore della mozione di Paluan spinto da due fattori:1)l'intervento supponente e privo di logica di Davide Dalle Ave, 2)il fatto che la richiesta di Paluan era sostenibilissima,il 5% dell'avanzo d'amministrazione a sostegno di questi lavoratori.
Il fatto che la biblioteca sia secondo me da ridiscutere non vuol dire necessariamente agire sugli stipendi, ma per esempio sulle entrate.
Confermo che la schizofrenia sta nel PD, i cui consiglieri hanno dovuto arrampicarsi sugli specchi e non poco.

Anonimo ha detto...

Azione vergognosa quella del comune di Carpi, che colpisce i più deboli. Perché non si è inciso sui contributi fuoribusta deliberati di recente per i dirigenti e il personale di staff del comune di Carpi?
S*

Giorgio Napolitano ha detto...

Cara Consigliera Pivetti,
la prego di smetterla di tirarmi per la giacchetta. Io sulla Loria non intendo intervenire perchè mi sta già facendo troppi casini qui a Roma il nano puttaniere.
Giorgio Napolitano

Anonimo ha detto...

E' possibile sapere cosa significhi "agire sulle entrate"? Mi scuso preventivamente per la mia ignoranza e ringrazio anticipatamente chiunque mi voglia rispondere.

Anonimo ha detto...

Ho visto diverse bandiere del PD alla manifestazione di ieri. Come si giustifica questa presa di posizione con il trattamento che stanno subendo i dipendenti della Loria?

Giliola Pivetti ha detto...

Caro Presidente Giorgio Napolitano, si ricorda che eravamo nella stessa corrente dei miglioristi? Non è colpa mia se lei va al convegno su Giolitti e dice delle cose che penso anch'io. Evidentemente abbiamo una forma di pensiero simile. Per il resto, lavori pure ai casi(ni) romani, per la Loria fortunatamente non servono interventi di modifica della Costituzione.
Distinti saluti
Giliola Pivetti

Giliola Pivetti ha detto...

Caro Anonimo delle 14,26: quando io dico "agire sulle entrate" intendo dire che ci sono dei servizi che si possono far pagare agli utenti della Loria. Un bilancio può migliorare diminuendo le spese oppure aumentando le entrate, il Comune ha deciso di tagliare lo stipendio dei lavoratori ma basterebbe che chi va in biblioteca pagasse 1 Euro all'anno per avere un'entrata di 13.000 Euro.Infatti ci hanno detto che le presenze sono state 13.000.
Si tratta di abbandonare la visione secondo me artificiale che la cultura deve essere gratuita tutta e sempre e per tutti, e sostituirla con ragionamenti seri, pragmatici e possibili che non tolgono valore alla cultura, anzi caso mai la elevano.

Lorenzo Paluan ha detto...

Per Simone: quando intervengo non lo faccio mai in forma anonima, quindi non so chi sia il tizio a cui rispondevi più sopra (di cui comunque condivido l'intervento e apprezzo la sintesi)
Per Toratora: i lavoratori lasciati a casa dal comune con un preavviso di circa tre settimane a dicembre 2009 al Qui città (che comprende Informagiovani, URP e Punto Europa) sono stati ricollocati in altri servizi della cooperativa, con perdita di ore di lavoro e il peso di trasferte da sobbarcarsi, quindi comunque con riduzione del reddito (oltre che aumento del disagio), in un amomento in cui il mercato del lavoro vede i posti ridursi e non certo moltiplicarsi, quindi in assenza di alternative reali sia per loro che per la cooperativa che li "colloca".
Che il comune abbia una responsabilità diretta nel difendere il reddito dei suoi lavoratori in appalto, ben chiarito dall'anonimo di cui sopra, non lo affermo solo io per amor di polemica ma anche la FILCAMS e la FP CGIL (che non mi paiono organizzazioni particolarmente collaterali a Rifondazione o al M5S) e SInistra Ecologia e LIbertà, che fa parte di questa maggioranza (politicamente parlando, pur non avendo nessun consigliere eletto).
Riassumendo: quell'odg conteneva una proposta sull'allocazione di una parte infinitesimale dell'avanzo di bilancio, condivisa direttamente o indirettamente da molti soggetti, che mi pare strano accumunare tutti come "populisti antiPD"
Era una PROPOSTA (quelle che si rinfaccia sempre alle opposizioni di non fare...).
La maggioranza con l'accordo di PDL e Lega l'ha respinta (sulla base di motivazioni risibili, alla luce di quell'avanzo di bilancio, a mio modesto parere). Ha fatto una sua scelta. Per lei avrà fatto benissimo, ma siamo in un po' a pensarla in modo diverso e credo che non sia un gran servizio che rende a quest'amministrazione il semplice ridurre ogni proposta che non nasce in seno al PD come "populista antiPD", che un giorno forse quel "po'" sarà un "po' di più" e forse si scoprirà che era meglio ascoltarlo un po'... prima.
Ma è giusto la mia opinione.

Anonimo ha detto...

Alcune proposte concrete:
- La biblioteca stampa tessere rigide, che non sono semplicemente oggetti di plastica, ma servono a sfruttare la tecnologia Rfid per il prestito: un piccolo pagamento per godere di questo innovativo servizio? Diciamo un euro, accordandosi con le altre biblioteche dotate della stessa tecnologia?
- Il servizio internet è gratis, ma dopo 6 mesi la password scade e dopo un anno gli addetti devono verificare i dati e riattivare gli utenti, abbiamo due precisi momenti per chiedere ai cittadini un piccolo contributo per poi godere per 6 mesi o un anno di più di un ora di navigazione al giorno. Se ne parli in Provincia, le conferenze dei servizi previste dalla 241/90 a che servono?
- I privati spesso patrocinano eventi culturali (a volte anche di dubbio gusto) che, però, hanno sicuramente una natura estemporanea: finita l’esposizione tot o la mostra tot il logo dell’azienda scompare. Perché non dotare gli addetti di maglie con lo sponsor… non ridete, perché molte cooperative di servizi obbligano i loro addetti a sfoggiare maglie griffate con il loro indegno simbolo. Poi dovete sapere che in alcune biblioteche è abitudine ricordare nel frontespizio il nome del donatore di un volume o di un gruppo di volumi. Se associazioni, fondazioni o aziende fossero così generose da contribuire all’acquisizione di alcuni documenti potrebbero liberare preziose risorse e al contempo garantirsi pubblicità… fino alla durata fisica del libro, del cd o della rivista. Potrebbero essere, inoltre, ricordate le medesime aziende anche nella maschera di catalogazione, in quel campo “note” della “collocazione” dove di solito viene indicato un eventuale autografo dell’autore o la mancanza di pagine in una determinata copia.
- Si faccia interagire il bar con la mediateca: è sempre un piacere sorbirsi un caffè con una buona lettura e una biblioteca offre sicuramente maggiore varietà sia in fatto di riviste, che di giornali… i quali andrebbero letti anche fuori dai sacri spazi dell’emeroteca. Poi se il Bar volesse anche contribuire a pagare l’abbonamento della Gazzetta dello Sport o di Stadio, sarebbe certamente cosa gradita.
- Se, colto da un attacco di pazzia, mi mettessi a urinare su una panchina e venissi scoperto da un vigile, mi beccherei sicuramente un verbale. Se non pagassi la multa interverrebbe Equitalia. A Cavezzo, anche a seguito di ritardi nella riconsegna, mi consta che scattino le multe, mentre di solito in quasi tutte le biblioteche si sospendono soltanto gli utenti dal servizio. I libri sono beni demaniali accidentali, e quindi, se li si danneggia credo sia giusto non solo rifonderli obbligatoriamente, ma anche pagare un surplus per imprimere bene nella memoria come va trattato il patrimonio di tutti.
Le considerazioni di cui sopra sono il frutto di 20 minuti di cazzeggio davanti al PC: magari avrò anche scritto diverse cavolate, ma non mi sono divertito a coniare sinonimi per descrivere la riduzione di un servizio per i cittadini, che è anche una notevole riduzione del già magro stipendio degli addetti della Loria. Inviterei gli amministratori carpigiani a “rimodulare” la loro azione amministrativa con le parole dette oggi da Bersani, sulla centralità del lavoro nell’azione politica del PD. Il governo Berlusconi è un facile bersaglio, ma non dovrebbe diventare un alibi e se si spregia la cultura e chi ci lavora, francamente, donnine e prostitute a parte, non si capisce quale sia la differenza tra il PD o il PDL, forse solo la L finale?

Giliola Pivetti ha detto...

Trovo pregevole, ed esemplificativo di quello che vuol dire "agire sulle entrate", il commento di Anonimo delle 21,13.
Questo inoltre vuol dire anche agire sull'educazione civica che con la cultura è molto parente.
Grazie.

Anonimo ha detto...

I lavoratori della biblioteca, così preoccupati del loro destino da non essere nemmeno presenti al consiglio in cui si trattava del loro "problema"

Anonimo ha detto...

Il problema (senza virgolette) qualcuno evidentemente l'aveva già liquidato, avrebbe fatto differenza?

Anonimo ha detto...

Agostino spiega bene il tuo ultimo commento perchè io non l'ho capito?

Anonimo ha detto...

Agostino chi? Il santo?
Il pubblico vota in una seduta del consiglio comunale?

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

quando si appalta è perchè si cerca di spendere meno per quel determinato servizio e per ottenere un servizio migliore per chi ne usufruisce, quindi non ha senso distribuire parte dell'avanzo di bilancio per un servizio che già funziona egregiamente.
l'incremento di stipendio dei lavoratori della loria dovrebbe entrare a mio avviso dal far pagare il servizio perchè non è ammissibile che sia tutto gratuito. è SMINUIRLO, non si apprezza il reale VALORE perchè è gratis, ci se ne approfitta con il solo risultato di vedersi ridurre il servizio.
Io la frequento parecchio la biblioteca e vorrei sapere come posso fare per poter contribuire,(a chi li devo dare i soldi).. sento anche altre pesone disponibili a contribuire ai costi di gestione e si meravigliano di questa gratuità perchè ripeto ne riconoscono il VALORE.
Per non parlare poi dei tanti giovani che con abiti firmati e cellulari ultima moda la frequentano e altri che passano interi pomeriggi a chattare al pc, penso che la cultura debba essere piu' importante di questi falsi "status symbols"...farne percepire VALORE equivale ad educare questi ragazzi.
L'uso grauito della biblioteca sarebbe da concedere gratuitamente solo quei ragazzi e quei cittadini che realmente non se lo possono permettere.
il mio intervento per sottolineare ancora una volta che l'amministrazione dovrebbe ascoltare maggiormente i cittadini e non affidarsi a decisioni PENSATE e calate dall'alto.

un semplice cittadino







Sarebbe giusto intervenire con la grautità del servizio solo a chi non ha realmente le possibilità

Anonimo ha detto...

Forse le cose non sono ben chiare.
1- si, l'orario della biblioteca è stato ridotto, di 5 ore settimanali, il giorno in cui il flusso di studenti e fruitori era minore. La motivazione della riduzione oraria è un contenimento della spesa.
2- il fatto che il comune abbia 900.000 euro di avanzo deriva da minori spese per il personale che derivano da precise disposizioni ministeriali. Ora, questo risultato non poteva essere previsto, perchè ogni 2 minuti il governo cambia e interpreta quello che ha fatto in precedenza.
3- spendere oggi quei 900.000 euro, considerando quello a cui andiamo incontro con il prossimo bilancio, non è salutare. In realtà non sappiamo ancora cosa succederà, quindi diciamo che per cautela sarebe meglio tenere quei soldi da parte. Se poi le condizioni dovessero migliorare e non dovessimo più fare tagli, allora si può valutare una riapertura in quelle cinque ore.
4- suddetta riapertura sarà però funzionale al servizio, non ai lavoratori. Se poi ci sarà una ricaduta anche su di essi tanto meglio.

Anonimo ha detto...

Gli addetti della Loria non sono dipendenti del comune, quindi la riduzione delle ore di appalto non c'entra nulla con le spese del personale, anche se influisce direttamente sul lavoro e l'occupazione dei suddetti... Del resto non è la prima volta, come è stato fatto evidenziare più sopra, che il comune di Carpi smantella dei servizi gestiti da aziende esterne, in appalto.
Inviterei, quindi, l'anonimo qui sopra a citare qualche articolo di legge, basterebbe poco.
Quindi la riduzione oraria è una scelta consapevole dell'amministrazione per contenere le spese a fronte sicuramente di un gigantismo delle origini di cui ovviamente nessuno si è preso la responsabilità. E come fa ogni buona azienda capitalistica, la riduzione delle spese parte sempre con una "rimodulazione" del lavoro dei dipendenti, che legalmente parlando dipendenti non sono, e vengono appunto utilizzati perché costano meno e hanno meno tutele.
Detto questo, le cose affermate da Rostovi in consiglio sono ridicole e prive di costrutto. Perché si dovrebbe far pagare chi prende a prestito documenti multimediali? Come se esistesse una gerarchia nella cultura e nei documenti di una biblioteca...

Anonimo ha detto...

Aggiungo che la conservazione del monte ore, e quindi dell'apertura del lunedì avrebbe influito in minima parte su quell'avanzo.

Anonimo ha detto...

Il comune, per il patto di stabilità, si deve impegnare a tagliare sulla spesa corrente e l'appalto rientra in questa categoria. Relativamente al personale, il "taglio" non è attivo, ma passivo. I dipendenti pubblici a contratto indeterminato non possono essere licenziati, infatti. Tuttavia è previsto che al loro pensionamento, possano essere sostituiti solo in quota percentuale (uno ogni quattro se non sbaglio).

Anonimo ha detto...

Quindi, da "spese per il personale" siamo passati alle "spese correnti", molto bene, quindi possiamo dire che si è agito in maniera consapevole su quel capitolo di spesa e non su altri. Non ci sono solo le spese di appalto. Il blocco delle assunzioni non c'entra nulla in questo caso.

toratora ha detto...

La coop che gestisce l'appalto ricava l'utile tra cio' che riceve dal comune e cio' che eroga ai dipendenti. Questa e' la sua entrata. E' cosi' assurdo pretendere che la riduzione di ore nn venga scaricata interamente sui dipendenti ma finanziata riducendo la 'cresta' della coop? E' cosi' assurdo pretendere che la coop trovi una via d'uscita, una alternativa professionale per i suoi dipendenti dal momento che L'appalto della Loria nn ha grandi prospettive? O la lotta la si fa solo al PD?

Anonimo ha detto...

E' una pretesa così assurda, toratora, chiederti di leggere quello che è scritto sopra, in modo da non ripetere le stesse cose e non tediare chi legge, o si difende PD, IDV e PDL per partito preso?

toratora ha detto...

Ah gia', quello che c'e' scritto qui sopra, giusto: 'biblio a pagamento' e 'amministrazione incapace'... Ad esser difesa per partito preso qua c'e' solo la coop in questione...

Lorenzo Paluan ha detto...

Veramente nel comunicato che ha originato tutto questo non c'è scritto nè l'una nè l'altra cosa (e come potrebbe essere, visto che la proposta ha anche il sostegno di un pezzo della maggioranza?).
Certo, sapessimo chi si nasconde dietro il nick toratora, forse ci faremmo un'idea più precisa dei motivi della sua ipersensibilità ad ogni critica o proposta "non conforme" all'operato di questa maggioranza. O forse no...

Anonimo ha detto...

A Modena, caro Toratora, l'assessore Alperoli, che ha un'altra storia politica e molta più esperienza della Ferrari, ha agito diversamente imponendo alla cooperativa di non ridurre gli stipendi ai lavoratori e accollandosi le integrazioni, nell'ipotesi che la cooperativa fosse inadempiente. Tutte informazioni apparse sui giornali e in siti internet di dominio pubblico. A Modena non governa certo il Pdl e chi ci fa una pessima figura sono sempre gli stessi.
Le cooperative, anche quando sono cooperative sociali, aspirano a un guadagno. Io sono dell'idea che non si possa speculare su un servizio, ma a quanto pare sono molto pochi a crederlo oggigiorno

toratora ha detto...

Concordo sul fatto che non si debba speculare (troppo) sui servizi, tant'e' vero che critico il comunicato che ha dato origine a questa discussione proprio perche' si limita ad attaccare gli amministratori pubblici senza chiedere anche al privato (ancorche’ sociale) di fare delle rinunce e assumersi delle responsabilita'.
Riguardo invece alla curiosita’ del sig. Paluan verso la mia persona mutuo le sue parole e dico che siamo nell’ambito del “O forse no…”, nel senso che non sono proprio nessuno di interessante: confesso di essere un cittadino semplice semplice (“cane sciolto” forse rende meglio l’idea) che non fa politica ma la subisce tutti i giorni, confesso la mia nauseata ipersensibilita’ verso chi mi governa a livello nazionale, confesso la mia gratitudine verso chi e’ stato capace di governare sostanzialmente bene per oltre 60 anni la mia citta’, confesso il mio disappunto verso tutti quei partiti/movimenti/liste civiche che si stracciano le vesti (spesso a causa di noiosi rancori personali risalenti ai tempi del vecchio PCI) ad ogni incongruenza della sinistra, quella che ha il coraggio di assumersi la responsabilita’ di governare, finendo in tal modo per fare il gioco della destra.
Che ci vuole fare? Non c’e’ niente da scoprire, sono uno semplice semplice…

Anonimo ha detto...

Lungi da me difendere la cooperativa, ma come è stato già ampiamente detto nelle discussione:
- La modalità dell'appalto per la gestione della biblioteca
- Il bando di gara e il capitolato dell'appalto
- La scelta della cooperativa
- la scelta di ridurre le ore dell'appalto in seconda battuta sono tutte decisioni prese dall'amministrazione di Carpi.
L'appalto non solo è una forma di gestione che permette di far lavorare in giorni festivi e a prezzi vergognosi in un paese civile, ma deresponsabilizza, come in questo caso. Quindi si può affermare che il comune " non è controparte dei lavoratori" quando ci sono problemi, cosa legalmente vera, ma falsa nella prova dei fatti; e ci si può per converso vantare del lavoro dei dipendenti della biblioteca, quando non lo sono tutti legalmente. Mi sembra che il piatto onori/oneri sia un po' sbilanciato.
Come ti è già stato spiegato, una cooperativa di servizi bibliotecari può avere appalti anche in località molto lontane le une dalle altre: una biblioteca non ha un numero molto elevato di addetti di solito, quindi, assorbirne anche due o tre, quando si parla di stipendi peraltro molto bassi, è estremamente difficile e comporta anche spese ulteriori di viaggio non preventivate.
Io davvero chiudo qua, penso che chi non ha preconcetti debba già aver capito, gli altri... per quel che mi interessa possono continuare a giudicare la realtà in cui vivono con filtri religiosi di colore azzurro o rosso.

toratora ha detto...

 
 
Lungi dal difendere la cooperativa? Ma lei la difende eccome!
 
Guardi mi creda, per lavoro ho spesso a che fare con realta’ di questo tipo, mi permetta di spiegarle un attimo come funzionano: solitamente vantano migliaia di dipendenti ma in realta’ il nucleo e’ composto da pochissime persone ad alta professionalita’, in genere un legale, un commercialista e un consulente del lavoro.
Questo nucleo definisce lo standard di partecipazione alle gare e istruisce un ufficio di un paio di persone in tutto che si occupa di partecipare a nastro a tutto quello che si puo’.
Quando si vince una gara si passa una settimana sul posto per assumere un “capo cantiere” che fara’ da referente in loco per la selezione del personale e la gestione ordinaria.
Per questo lavoro, a mio avviso scarso, si puo’ tranquillamente fare la cresta per anni sulla differenza (non indifferente) tra cio’ che si riceve dalla stazione appaltante e cio’ che si spende in stipendi e costi di funzionamento.
Se poi l’ente pubblico per varie ragioni non puo’ rinnovare l’appalto tanti saluti e grazie, tanto la colpa e’  sua.
Io non sono d’accordo, secondo me se prendi i soldi da un territorio ti assumi anche delle responsabilita’.
 
Chi vive di appalti sa che questi possono cessare e pertanto, in un’ottica attenta ai propri dipendenti, ci si mette sul mercato e si va a caccia di alternative, esattamente come un’azienda qualsiasi che si va a cercare i clienti senza fossilizzarsi solo sugli stessi.
La coop in questione non svolge esclusivamente servizi bibliotecari ma risulta presente anche in altre attivita’ come l’archiviazione dati (attivita’ utilissima e in grande espansione anche tra le aziende private) e il front-office (anche questa non ad esclusivo appannaggio degli enti pubblici mi pare) senza contare che nulla le vieta di aprirsi a nuovi ambiti di servizio.
Cosi’ facendo stia sicuro che qualche cosa in un raggio ragionevole di chilometri salta fuori.
Riguardo ai salari mi pare che la risposta del Comune sia ineccepibile, e non solo sul piano formale: la legge impone alla stazione appaltante che si applichi il CCNL di riferimento ai lavoratori impiegati sull’appalto (anche di domenica) e questo e’ stato sicuramente inserito nel capitolato d’oneri.
Se poi siamo di fronte a buste paga leggere cio’ e’ determinato dalla scelta dell’impresa aggiudicatrice di fare molti contratti part-time anziché pochi full-time ma qui il Comune non c’entra nulla!
Io la penso cosi’, e le assicuro che qua di filtri non ce ne sono, men che meno religiosi!
 

Anonimo ha detto...

Vengo meno al mio impegno...
Lei non ha la più vaga idea di come funzioni un appalto in biblioteca e nemmeno nella pubblica amministrazione:
1) Crede davvero che cambiata la ditta appaltante i lavoratori vengano licenziati e si provveda ad assumerne di nuovi? Crede che sia nell'interesse di chi appalta che ciò accada? Cambiano molte volte le condizioni economiche degli stessi, ma quando le pubbliche amministrazioni davvero non hanno soldi ( come accade in molte realtà), non si viene ricollocati, ma si va a casa. Ciò nonostante ci sono comuni che impongono la riassunzione dei vecchi addetti con accordi formali. Si informi di quello che accade a Modena con la locale cooperativa che gestisce la Delfini, accordo non sconfessato dall'attuale amministrazione.
2) La ditta appaltante ha tre campi d'azione: il servizio pulizie, la logistica e il servizio biblioteche. Quello che lei definisce impropriamente "archiviazione dati" è in realtà il servizio di catalogazione libraria, che un compito specialistico che a Modena possono fare soltanto persone qualificate, che abbiano seguito un corso di catalogazione al Centro di Documentazione di Modena con attestato di superamento dell'esame finale.
(www.cedoc.mo.it)
Il front office in biblioteca prevede il servizio di reference, la ricollocazione e la gestione del locale servizio informatico, che legame ha con la logistica o con il servizio pulizie?
Riguardi cortesemente il sito dell'azienda:
http://www.europromos.it/logistica.php
3) Tutte le cooperative sono uguali, con variazioni di sfumature, e tutte devono mirare al guadagno, e abbiamo già identificato dove lo possano trarre.
Io non perdo tempo a criticare i Lupi, è nella loro natura essere tali, e ciò non significa che siano disonesti. Io critico e mi arrabbio con chi apre loro l'ovile.
E veniamo a un argomento trito e ritrito: chi ha scritto il bando di gara? Chi ha redatto il capitolato dell'appalto?
Chiedo, era possibile imporre condizioni occupazionali ed economiche in questi documenti? Io credo proprio di sì, perchè se non si impongono vincoli in origine qualcuno finisce per approfittarsene, non crede?
Detto questo davvero basta: a me sembra di aver scritto qui (in questo messaggio e più sopra) portando fatti, link ed evidenze e l'anonimato almeno pemette di non tirare in ballo il principio d'autorità, l'inviterei a rispondere facendo lo stesso.

toratora ha detto...

Mi spiace ma non la seguo proprio, qua i problemi dvidenziati sono due:
- stipendi bassi
- scarse prospettive sul futuro dell'appalto.
Circa il primo punto e' chiaro che la scelta di tanti contratti part-time a poche ore non e' del Comune (ne' questo poteva imporre a capitolato il full-time).
Circa il secondo invoco maggiore impegno da parte della coop a favore di una ricollocazione del personale, come avvenuto in passato con altri appalti e altre coop.
Ho finito anch'io...

Lorenzo Paluan ha detto...

Nel frattempo si allunga la lista di quelli che evidentemente mossi da un odio ideologico nei confronti del PD (e dell'IDV e del PDL e della LEGA)ritengono che la decisione del Comune forse non sia stata delle migliori.
Anche il presidente dell'Associazione Italiana Biblioteche, dopo avere incontrato amministrazione e lavoratori (quindi in teoria dopo aver sentito entrambe le campane) dice la sua:
http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2011/05/11/news/loria-addetti-da-difendere-4166030

Maledetto populista demagogo...

Anonimo ha detto...

La Ferrari ha risposto oggi sul Carlino, dicendo sostanzialmente le stesse cose. Spiace vedere sempre l'attenzione sull'efficacia del servizio, garantito al costo di 8 euro l'ora, e mai su chi lo offre... forse ci si aspetta che gli addetti inizino ad essere negligenti, del resto, con cotale stipendio.
Gli dei della cultura sembrano essersi vendicati con il comune: se a Carpi ci fossero più archivisti "moderni" e un archivio di deposito ordinato, il fantomatico decreto prefettizio sui cimiteri sarebbe già emerso. Ma archivi e bibliocheche sono affratellati dalla medesima considerazione, del resto.

Anonimo ha detto...

Ma chi? Lo stesso presidente dell'Aib che ha definito la condotta del Comune di Carpi (che ha scelto la tipologia di gata diversa da quella a massimo ribasso) corretta e priva di approccio selvaggio?
Concordo, non e' populista ne' demagogo...

Anonimo ha detto...

Mah, a me cittadino, interessa il servizio e dato che i soldi sono anche i miei, se a fronte della stessa qualità si spende di meno a me cittadino non può che far piacere. Anche perchè per la chiusura del lunedì pomeriggio erano tutti d'accordo, lavoratori compresi. Da quel che ho capito il problema sta nel taglio ulteriore (oltre il lunedì) dovuto alla razionalizzazione di turni e orari. Ma preferisco che si razionalizzi usando quei soldi per altri servizi...

E per i 900.000 euro: non ci saranno degli ulteriori tagli l'anno prossimo al comune? E come si appianeranno? Forse i soldi serviranno a quello...

Cittadino pragmatico

Anonimo ha detto...

La differenza tra un appalto condotto con il criterio del "massimo ribasso" e "dell'offerta economicamente più vantaggiosa" dipende molto dal punteggio che viene attribuito all'offerta economica e a quella tecnica e ad altre variabili.
Spesso l'offerta tecnica e le altre variabili possono essere valutate solo criteri discrezionali, l'offerta economica invece è un dato oggettivo che spesso fa la differenza. Quindi senz'altro la gara d'appalto era legale, non si poteva certo affermare il contrario

Anonimo ha detto...

Per cittadino pragmatico:
Se in futuro sostituiranno gli addetti con dipendenti comunali presi da altri servizi e con una formazione non bibliotecaria, il tuo pragmatismo non ti porterebbe a domandarti che cosa facevano questi prima?
Io, comunque, preferisco essere un essere umano: preferisco guardare non solo al servizio, ma anche a chi lo offre.

Anonimo ha detto...

Brutta la censura...

Anonimo ha detto...

Perchè sono stati tolti dei commenti?

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
carpizeronove ha detto...

Io non ho tolto nessun commento.
Nessun commento risulta nemmeno nella lista di quelli filtrati da blogger come "spam". Evidentemente c'è stato qualche problema del sistema.

Anonimo ha detto...

Nuovi tagli alla Loria in vista, nonostante tutte le promesse fatte.
http://snipurl.com/27yq1k
Se davvero si concretizzeranno credo che Alessia Ferrari dovrebbe coerentemente dimettersi per aver affermato, in maniera reiterata, cose non vere

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